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American Pie 2

Regia di James B. Rogers vedi scheda film

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La recensione su American Pie 2

di degoffro
2 stelle

Chiariamo subito: il sequel del brillante e riuscito "American Pie" è una bufala colossale, al pari dell'indecoroso e sconfortante "Scary Movie 2", uscito più o meno nello stesso periodo. Smarrita di colpo la fresca genuinità dell'originale che, dietro la grossolanità estremizzata delle situazioni, offriva un ritratto sincero e plausibile, tutt'altro che superficiale, degli adolescenti, il film di James B. Rogers è un riciclo spudorato e nefasto di gag che quasi mai fanno ridere (ed è questa la pecca più grave, perché al di là di possibili interpretazioni sociologiche, a film del genere si chiede essenzialmente di essere divertenti). Si salvano appena l'incipit (l'arrivo al college dei genitori di Jim, sorpreso nel pieno di un focoso incontro amoroso con una compagna di studi), la visita a casa delle lesbiche e la sequenza in cui Jim, scambiando la colla per un lubrificante si ritrova con una mano attaccata al pisello e un'altra attaccata ad una videocassetta porno. Situazioni certo spassose, ma già leggermente stiracchiate. Il resto, purtroppo, è il nulla e l'ingombrante colonna sonora, specie nella seconda parte, evidenzia la totale assenza di idee. Errori imperdonabili: avere sacrificato il ruolo del padre di Jim (Eugene Levy ha una tale espressione e mimica facciale che basta la sua presenza per far ridere), avere ampliato quello di Stifler (una sua battuta può anche far sorridere, poi diventa monotona e stanca ripetizione: a ripresa di una gag del primo film è comica solo la sequenza in cui letteralmente gli pisciano addosso, mentre Stifler crede che sia la vogliosa ragazza del momento che gli sta versando dello squisito champagne sul viso). Insopportabile, becero ed inutile il personaggio del fratello di Stifler, stucchevole la coppia di fidanzatini innamorati, geograficamente distanti ed impossibilitati a consumare persino sesso telefonico perché puntualmente interrotti, eccessivamente zuccherosa la deriva sentimentale che già aveva viziato il finale di "American pie". Poco riuscita la sequenza in cui Jim si esibisce con la tromba, mentre l'uso che dello stesso strumento viene fatto successivamente è quanto meno curioso ed originale. I personaggi della prosperosa e provocante Nadia e della (ex)cozza Michelle perdono gran parte del loro fascino, così come quello di Sherminator che comunque, finalmente, potrà dare prova delle sue potenzialità sessuali (guarda caso proprio con Nadia, inaspettatamente scaricata dall'innamorato Jim). Nemmeno l'apparizione fugace del mitico personaggio della mamma di Stifler riesce a risollevare il livello bassissimo dell'operazione, decisamente al di sotto di ogni aspettativa, specie per chi era rimasto piacevolmente sorpreso dal primo film. Certo i ragazzi protagonisti sono sempre spigliati ed affiatati (il migliore rimane l'impacciato ed insicuro Jason Biggs, ma non male anche Eddie Kaye Thomas nei panni di Finch, dedicatosi al tantra in attesa del nuovo incontro con la donna dei suoi sogni che altri non è se non la mamma di Stifler), ed è efficace la gag della "regola del tre" (quello che dicono i ragazzi a proposito delle loro conquiste femminile va diviso per tre, mentre quello che dicono le ragazze a proposito delle loro conquiste maschili va moltiplicato per tre), ma non basta per la riuscita di un film. Quando su una durata complessiva di 106 minuti (troppi!) le occasioni di risata convinta si contano a fatica sulle dita di una mano, significa che più di qualcosa non ha funzionato. Né demenziale, né goliardico, né tanto meno irriverente: semplicemente superfluo, scemo, grezzo. Vittoria agli MTV Awards per il miglior bacio tra Jason Biggs e Seann William Scott. 145 milioni di dollari al box office americano. In Italia, invece, non si è per fortuna ripetuto l'exploit del primo episodio, nonostante il colossale battage pubblicitario e il solito trailer che fa vedere le uniche sequenze divertenti del film. Scritto, come il primo film, da Adam Hertz. Seguito da "American Pie: il matrimonio".
Voto: 3

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