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Strategia di una rapina

Regia di Robert Wise vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Strategia di una rapina

di Donapinto
7 stelle

Dave Burke (Ed Begley) e' un ex-poliziotto radiato dal corpo per corruzione. Progetta una rapina in una piccola banca alle porte della citta', coinvolgendo Johnny Ingram (Harry Bellafonte) e Earle Sleater (Robert Ryan), due disperati assolutamente bisognosi di contanti. Nonostante l'impresa sia di facile realizzazione, qualcosa andra' storto.                                                                                                                                                                STRATEGIA DI UNA RAPINA e' realizzato sulla scia di GIUNGLA D'ASFALTO e RAPINA A MANO ARMATA, due film-prototipi sul genere del "colpo perfetto". Il talentuoso Robert Wise, a differenza dei due precedenti titoli, trascura un po' la parte della preparazione e il relativo colpo, per concentrarsi maggiormente sul disegno caratteriale e psicologico dei personaggi e sul contesto sociale dell'epoca. Bellissima e cupa fotografia in bianco e nero, che ben descrive una non ben definita metropoli americana con un'atmosfera triste e autunnale, in un film principalmente di attori e personaggi: Johnny e' un 30enne di colore cantante e musicista jazz col vizio del gioco e indebitato con uno strozzino, Earle e' un ex-galeotto razzista e frustrato mantenuto dalla sua compagna. Il periodo e' quello di un'America divisa dal razzismo. Lo spettatore ovviamente simpatizza per Johnny, che nonostante sia una persona inaffidabile a causa del vizio del gioco, peraltro causa del fallimento del suo matrimonio, si rivela essere uomo di buon cuore, attaccatissimo a sua figlia e alla ex-moglie. Al contrario Earle oltre ad essere razzista, si dimostra uomo inutilmente violento e represso. La differenza fra i due si vede sin dall'inizio della pellicola, quando prendono separatamente l'ascensore che li conduce all'appartamento di Burke, per il diverso atteggiamento che mostrano nei confronti dell'ascensorista di colore. Nonostante tutto a livello di interpretazione sono rimasto maggiormente colpito dalla performance di Robert Ryan. Ottimo anche Ed Begley, anche se il suo personaggio viene tenuto un po' in disparte. Efficace la breve sequenza finale della rapina che finisce in tragedia, anche a causa dell'odio nato fra Johnny e Earle, che nonostante siano ormai braccati dalla polizia, non rinunciano a sfidarsi l'un l'altro. Opera interessante, anche se forse un po' datata e non ai livelli delle pellicole dirette da Houston e Kubrick sopra citate, ma nonostante tutto rimane pur sempre buon cinema.

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