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King - Un cucciolo da salvare

Regia di David Moreau vedi scheda film

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Fanny Sally

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La recensione su King - Un cucciolo da salvare

di Fanny Sally
5 stelle

Il binomio bambini/animali si rivela sempre una scelta vincente e questa favoletta ambientalista non è da meno. Da guardare in famiglia.

Il binomio bambini soli e incompresi/cuccioli sperduti e minacciati si rivela sempre un investimento sicuro dal punto di vista del riscontro positivo del pubblico, e infatti anche questa gradevole favoletta ambientalista funziona, regalando un'oretta e mezza di tenerezza e buoni sentimenti.

 

La testarda e volitiva Ines si trova nella difficile fase di passaggio tra l'infanzia e l'adolescenza, aggravata dalla perdita della madre, trauma mai superato, e dai frequenti screzi con il fratello maggiore Alex che la deride di continuo, scegliendola come vittima prediletta dei suoi scherzi, bullizzandola per farsi accettare dai coetanei che a sua volta lo prendono in giro.

L'assenza del padre, lontano da casa per motivi di lavoro e incapace di instaurare con i due un dialogo costruttivo, delegando le sue veci alla nuova moglie, altrettanto disarmata in tale frangente, spinge i due ragazzini ad avventurarsi in un'impresa appartentemente impossibile: salvare un vivace e intelligente leoncino, giunto clandestinamente nel loro paesino dopo essere fuggito dai suoi carnefici, evitandogli un destino già segnato per volontà dell'egoismo e della ferocia degli uomini.

Nella loro missione costringeranno ad affiancarli anche l'eccentrico nonno mai conosciuto e che, con le sue bugie, si rivelerà essere tutt'altro che affidabile.

 

La sceneggiatura segue la storia calandosi proprio nell'ottica e nella logica lineare e semplicistica dei due giovani protagonisti, presentando diverse ingenuità e lacune che, seppure compensate da qualche timido accenno di critica sociale, rivolta al rapporto genitori/figli, allo strapotere dei social media e allo sfruttamento delle specie selvatiche, rendono la visione consigliata soprattutto ad un pubblico coetaneo a quello dei personaggi in azione.

 

Discrete le interpretazioni del cast, alle prese con personaggi monodimensionali, e ben realizzato l'adorabile leoncino, tra riprese dal vero e computer grafica a volta abbastanza evidente.

 

Adatto a chi adora i racconti a lieto fine incentrati sugli animali.

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