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Ogni lasciato è perso

Regia di Piero Chiambretti vedi scheda film

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La recensione su Ogni lasciato è perso

di spleenish
6 stelle

Ogni lasciato è perso non somiglia a nessun altro fra le decine di film italiani che si riversano sul mercato senza che nessuno abbia voglia di andare a vederli: la sua originalità, la sua non-appartenenza ad alcun genere cinematografico corrente, possono risultare persino sconcertanti. (...) E' divertente la capacità del regista di creare un piccolo mondi di comicità e di pathos, di persone scontente: gli uomini per solitudine, le donne per velleitarismo. Produttivamente impeccabile, il film è apprezzabile pure la semplice sincerità, per il mix di umorismo e dolore: perché si avverte che l'autore non ha lavorato tanto per fare un film come tutti gli altri, ma per raccontare qualcosa che davvero gli sta a cuore.

Sulla trama

Conduttore televisivo di successo della trasmissione 'That's amore', il torinese Piero C. vive una vita di buone soddisfazioni tra Roma e il capoluogo piemontese. Purtroppo Beatrice, la donna che ama in modo totale, un brutto giorno lo lascia senza una spiegazione precisa. Da quel momento Piero entra in uno stato di profonda depressione, dal quale sembra impossibile uscire. Cerca un po' di consolazione presso gli amici, ma qui va peggio che mai: uno è medico in una clinica per malattie mentali, l'altro è ricoverato nella stessa clinica. Accanto a Piero c'è Martina, una ragazza che cerca di sostenerlo e aiutarlo. C'è poi il portiere dello stabile in cui abita, un uomo pronto ad accorrere ai suoi richiami. Martina è innamorata di Piero, lo si vede chiaramente da come si comporta: solo lui non se ne accorge, e al contrario, quando le cose si mettono male anche sul lavoro e viene allontanato dalla televisione, ecco che si sfoga con lei, trattandola male. Sembra nascere una storia con Isabella, collega televisiva che arriva con un santone indiano, sembra disponibile, ma poi lo lascia. Ormai tutto precipita. Martina è andata via, Beatrice è incinta di un altro uomo. A Piero non resta che tentare il suicidio, Gli amici lo salvano, e, poco dopo, le cose cambiano. Martina torna, stavolta Piero non la lascia andare. I due si sposano, sembrano felici. Ma tempo dopo si separano. La solitudine ricomincia ma forse potrà essere superata.

Su Piero Chiambretti

Centro sulla sofferenza d'amore che tutti prima o poi hanno provato, guidato dalla voce narrante del protagonista, desolato comico ed elegante, il film di Chiambretti è diverso da tutti per questo merita plausi.Direi che un 7 mezzo stia come il cacio sui maccheroni.

Su Vanessa Asbert

voto 7

Su Antonio Catania

voto 7meno

Su Gretha Gavazzoni

voto 6,5

Su Piero Chiambretti

Tutta la faccenda procede in modo abbastanza noioso, benché Chiambretti cerchi di vivacizzarla con improbabili scenografie espressioniste, comparse dalle fisionomie grottesche, partecipazioni di guest star e bravi attori sottoutilizzati. Non ci risparmia neppure le 'fellinades', omaggi spuri al grande Federico (...) Il neo regista racconta che il film è ispirato a un'esperienza autobiografica di abbandono, che lo ha fatto soffrire molto. Ma qualcosa del genere non è forse toccata a ciascuno di noi? Tutti abbiano cercato di superarla com'era possibile, continuando a fare il nostro lavoro:mica ci abbiamo fatto un film????????????

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