Regia di Raymond Jafelice vedi scheda film
Dopo oltre 60 anni di onorata carriera, l’elefantino Babar torna ad allietare i suoi piccoli fan under 10. Il dolce e intelligente elefantino, elegantissimo nel suo completino verde e papillon rosso, è senza dubbio uno dei campioni animati di buoni sentimenti e l’inizio è annaffiato da abbondanti lacrimoni, con il piccolo Babar che non fa in tempo a godersi un’infanzia serena nella giungla, perché il fucile di un cacciatore senza cuore abbatte la madre. L’elefantino vaga senza meta cercando rifugio tra i suoi amici, ma trova solo una città piena di uomini. Affascinato da quel mondo nuovo e pieno di folla brulicante, Babar viene adottato da una vecchia signora e comincia una nuova vita, imparando anche a guidare. Ma il suo posto è nella giungla, dove lo attendono una vita da re e la realizzazione del sogno di costruire una città per sé e i suoi simili. Una storia edificante, come tradizione delle migliori favole, che tenta di rinvigorire il mito di Babar, piuttosto in declino negli ultimi anni. La tecnica dell’animazione è in controtendenza rispetto a quella fantasmagorica e digitale che arriva dagli Usa, ma pur nella limitatezza della sua bidimensionalità, si lascia apprezzare per un certo sapore di antico.
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