Regia di Alex Infascelli vedi scheda film
Infascelli alla sua prima regia cinematografica (proveniva dal videoclip e a dirla tutta un po' si vede, per il gusto del dettaglio, del taglio veloce, dell'inquadratura ad effetto) ha modo - la fortuna, perchè no? - di lavorare su un testo di Lucarelli e di sfruttare un cast dignitosissimo con nomi come la Indovina, Giallini, Santamaria, Ravello. Non c'è dubbio che il regista sappia come muoversi fra le atmosfere tenebrose e spaventevoli della storia, e che come manipolatore della tensione se la cavi; piuttosto però mira ogni tanto agli stereotipi del genere (e del caso) e perde così un po' di credibilità (es. il ragazzo cieco con i quattro rimanenti sensi sviluppatissimi, che ingolla antidepressivi come caramelle: una caratterizzazione meno brutale forse sarebbe stata meno efficace? Del resto qui c'è pure lo zampino di Lucarelli, senz'altro). Fortunatamente non si arriva mai al televisivo, comunque. Tanto gusto per l'immagine scioccante o impressionante, ma non è una copertura o un ripiego: ciononostante, infatti, la sostanza non manca. 5,5/10.
Nella Bologna universitaria si aggira un serial killer feroce e spietato, probabilmente un folle deviato mentale. A far luce sulle indagini, che la polizia non riesce a sbloccare, sarà un ragazzo cieco dall'udito e dall'olfatto sviluppatissimi.
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