Regia di John Frankenheimer vedi scheda film
Non siamo di fronte al grande periodo di Franknheimer, qui è venuto a patti con un cinema di genere ed al servizio di un divo come Peck. Da una scenggiatura di Sargent, che ha fatto anche delle cose buone, ma che qui ha annacquato molto una storia ed un personaggio rendendolo poco credibile.
Il personaggio principale vive una crisi di maturità che viene fuori malissimo e con poca convinzione sostenuta da Peck, attore troppo legnoso e poco malleabile, anche se divisticamente valido.
Uno sceriffo ormai maturo si lascia prendere da una passione fortissima per una giovanissima, che se ne servirà e lo abbandonerà.
Johnny Cash ci riempie di musica, anche alle volte fuori campo e fuori luogo, ma almeno è piacevole
Il padre maledetto, ruolo non svolto male, ma disegnato malissimo dalla sceneggiatura
Si ricorda bene per Gang story, ma anche qui non è male, un personaggio disegnato bene e non facile
Carina davvero e fresca, un'attrice che non ebbe una bella carriera, ma che Leone Adoperò in parte maledetta in C'era una volta in America
Legnoso da sempre si è servito per il suo divismo tipico degli anni '50 a campare fino alla maturità
Un regista che io adoro da sempre, ma che cominciò quasi con questo film a calare la sua china, per poi riprendere nel finale della sua carriera.
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