Regia di Fernando Di Leo vedi scheda film
Voto: 6. Di Leo ritenta il colpaccio dopo “Milano Calibro 9”, ma non gli riesce fino in fondo, sebbene “Il boss” abbia maggiori ambizioni, soprattutto sociologiche e politiche. “Milano Calibro 9” resta il suo miglior film, principalmente per l’ispirazione datagli dal grande Scerbanenco, il miglior scrittore noir italiano di sempre. Ne “Il Boss” è Peter Martin a fornire il soggetto a Di Leo che rimescola le carte a suo piacimento creando un convulso film di programmatico nichilismo. “Il boss” è senza ombra di dubbio superiore a “La Mala Ordina” (il meno riuscito), ma non ha quella compattezza narrativa che contraddistingueva “Milano Calibro 9”. Di Leo è un regista che è stato rivalutato dopo l’esplosione Tarantino, non so se sia stato giusto o sbagliato: forse giusto, visto che sono tornati alla luce vecchie pellicole di serie B che oggi noi non riguarderemmo neanche a morire; forse sbagliato, visto che i critici si sono fatti prendere dall’enfasi e hanno alzato troppo i voti.
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