Il sicario palermitano Lanzetta accetta contratti solo se a proporli è il suo boss, don Carrasco. Quest'ultimo è diventato non solo il padrone della città, ma ha ormai esteso la propria influenza fino a Roma, ai piani alti della politica. Una volta cambiato il vento, e costretto a nuove alleanze, Carrasco decide di fare piazza pulita dei vecchi amici, a cominciare da Lanzetta.
Note
Durissimo poliziesco di Fernando Di Leo, il miglior regista italiano di action, qui alle prese con una storia profetica nei contenuti (il binomio mafia-politica) ed estrema nella messa in scena (la prima sequenza è da antologia). Grandi protagonisti, specie Richard Conte.
Eccessivamente verboso, superficiale nella scenografia (basta pensare alla scena all'obitorio) e recitato in un italiansiculo alle volte incomprensibile.
La Santilli, nella parte della sequestrata, ninfomane, alcolizzata e drogata, come attrice non vale una cippa.
La regia nervosa e spericolata di Di Leo ci conduce nel pieno di una faida da antologia, in un susseguirsi vorticoso di stragi, rappresaglie e regolamenti di conti. L'analisi dei rapporti tra Stato e mafia non è affatto scontata. Un film che non assolve nessuno.
Voto: 8 con menzione d'onore al questore Caprioli
Gran bel noir di Fernando di Leo, che gira un film ricco di tensione e di suspense infilando al suo interno molti attacchi ai rapporti polizia-politica-mafia. Buone le recitazioni e spettacolari le scene di azione.
…ricordo la scena del rogo nella sala cinematografica; indelebile!!…devo rivederlo…è passato troppo tempo…ma "Milano calibro 9" mi ha fatto tutto un altro effetto…in positivo chiaramente…
un noir eccellente con tocchi pulp e violenza esibita.grande silva ed eccezionale la regia precisa ed asciutta del mitico di leo.inizio da anotlogia e finale da cardiopalma.un mito.voto:10 *****
"Chissa' qual'è la ragione che porta gli uomini a diventare cattivi,beffarsi della ragione e nutrirsi di egoismo,sino alla degenerazione.Verrebbe da dire che in giro ci sono piu' folli che saggi,forse perchè il delirio di onnipotenza cattura piu' della droga." Qualche giornalista siciliano ha scritto cosi' parlando di mafia,il film di Di Leo è la parabola di cio',d'un potere… leggi tutto
Tarantino per ricerca di originalità a tutti i costi va a scoprire le ragnatele di un genere, e sottogenere, italiano anni '70, alle volte ci azzecca alle volte molto meno.
Di Leo è certamente un regista e sceneggiatore che ha ispirato ed ha fatto scuola; con questo film che fa parte di una triologia di tutto rispetto, mantiene in parte le sue premesse, ma non tanto per la sceneggiatura e la… leggi tutto
Voto 4,5. In questo saga dei corleonesi dei poveri troppo conti non tornano. Alcuni attori sono davvero raccapriccianti, in particolare la monoespressività di Silva è quasi surreale. Dopo un po’ la storia si avvita su stessa, tanto la sceneggiatura calca sul fatto che tutti tradiscono tutti. Gli ammiccamenti erotico – pornografici suscitano quasi affetto e la rappresentazione del femminile… leggi tutto
Terzo e ultimo tassello di una trilogia sulla malavita nostrana diretta da Fernando Di Leo, iniziata con MILANO CALIBRO 9 e proseguita con LA MALA ORDINA. IL BOSS e' una pellicola che gode tra il pubblico (a mio modo di vedere inspiegabilmente) di una considerazione talmente alta, quasi da oscurare la saga de IL PADRINO di Coppola. Di Leo, vero e proprio guru e punto di riferimento per Quentin…
Uno splendido film d’azione, non noto come meriterebbe, come sempre nel caso di Di Leo. Più che per le scene d’azione, che sono da manuale, comunque il regista pugliese qui è da elogiare per la nitida descrizione del rapporto tra stato e mafia: un rapporto vivo, intenso, decisivo per la sopravvivenza e il prosperare di entrambi (per quanto patologico per lo stato,…
Vista l’importanza di arginare l’emergenza Coronavirus rimanendo a casa, perché non approfittarne del tempo libero per recuperare qualche bel film disponibile in Streaming, cercando magari…
Uno scontro tra bande rivali di due differenti cosche mafiose vede coinvolto il potentissimo Don Corrasco (Richard Conte) e il costruttore Cocchi (Pier Paolo Capponi). Al soldo di Corrasco si muove il feroce killer Lanzetta (Henry Silva) talmente cinico e spietato che non esita ad eliminare Daniello, suo padre putativo e costruttore colluso con importanti uomini politici,…
Sicilia; due clan mafiosi si scannano sotto lo sguardo ben poco imparziale della polizia. Anche se non maschera la sua vocazione commerciale il film denuncia senza titubanze la collusione tra le istituzioni e la malavita. Girato di corsa con mezzi limitati “Il boss” non manca di difetti; privo di un disegno d'assieme il film si affida a singoli episodi, a caratterizzazioni colorate…
"Chissa' qual'è la ragione che porta gli uomini a diventare cattivi,beffarsi della ragione e nutrirsi di egoismo,sino alla degenerazione.Verrebbe da dire che in giro ci sono piu' folli che saggi,forse perchè il delirio di onnipotenza cattura piu' della droga." Qualche giornalista siciliano ha scritto cosi' parlando di mafia,il film di Di Leo è la parabola di cio',d'un potere…
uno dei polizieschi italiani piu belli. c'è poco da aggiungere su questo piccolo capolavoro senza soldi. la storia è curatissima, i dialoghi buoni (sopra la media), e le ambientazioni palermitane ottime. henry silva poco credibile come siciliano ma perfetto per la parte...come garko e tutto il cast. che altro dire?piu J&B per tutti....
Inizia con una memorabile sequenza di apertura brutale che già fa capire che il film sarà cruda e violento. Il film è tenace e senza compromessi fin dall'inizio, e dei personaggi, ognuno dei quali sono brutali, immorali e violenti non differiscono nella loro valori morali, ma solo nella loro durezza. Colpisce Henry Silva dall'impressionante sguardo feroce e…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (9) vedi tutti
Eccessivamente verboso, superficiale nella scenografia (basta pensare alla scena all'obitorio) e recitato in un italiansiculo alle volte incomprensibile. La Santilli, nella parte della sequestrata, ninfomane, alcolizzata e drogata, come attrice non vale una cippa.
commento di gruvierazCapitolo conclusivo di una riuscita trilogia noir firmata da un ispiratissimo Fernando Di Leo.
leggi la recensione completa di undyingLa regia nervosa e spericolata di Di Leo ci conduce nel pieno di una faida da antologia, in un susseguirsi vorticoso di stragi, rappresaglie e regolamenti di conti. L'analisi dei rapporti tra Stato e mafia non è affatto scontata. Un film che non assolve nessuno. Voto: 8 con menzione d'onore al questore Caprioli
commento di ProfessorAbronsiusGran bel noir di Fernando di Leo, che gira un film ricco di tensione e di suspense infilando al suo interno molti attacchi ai rapporti polizia-politica-mafia. Buone le recitazioni e spettacolari le scene di azione.
commento di TheWarOfEchoPer essere un fil italiano non e' male!
commento di rosario…ricordo la scena del rogo nella sala cinematografica; indelebile!!…devo rivederlo…è passato troppo tempo…ma "Milano calibro 9" mi ha fatto tutto un altro effetto…in positivo chiaramente…
commento di carlos briganteGangster-movie, noir, melodramma, proto-poliziottesco: c’è di tutto e di più in questo ottimo film-emblema diretto da Li Leo.
commento di moviemanConfesso che mi aspettavo qualcosa di più da questo film di Di Leo. Comunque e'uno dei migliori film polizieschi italiani.
commento di jeffwineun noir eccellente con tocchi pulp e violenza esibita.grande silva ed eccezionale la regia precisa ed asciutta del mitico di leo.inizio da anotlogia e finale da cardiopalma.un mito.voto:10 *****
commento di superficie 213