Regia di Mario Bava vedi scheda film
Buon esempio di fantascienza a basso costo, ma di alta qualità. Gli effetti speciali, gli aggeggi tecnici e gli scenari sono abbastanza elementari, ma la conduzione registica, la fantasia, le idee, e i remi trattati sono di tutto rispetto. Molto riuscita è anche l'atmosfera ti tensione e mistero, con la fotografia scura e ombrosa, ricca di fumi e nebbie. Il soggetto assomiglia un po' ad Alien, e non è escluso che i creatori di quel film abbiano dato prima un'occhiata a questo. C'è qualcosa anche de ”L'invasione degli ultracorpi”, ma io qui penserei al fatto che semplicemente in quegli anni l'idea che gli esseri umani possano venir spersonalizzati e controllati da entità misteriose era abbastanza diffusa, per evidenti agganci con la realtà.
Mario Bava amava parlare dei suoi film con toni molto dimessi e minimizzanti (al contrario cioè di molti altri, specie oggi), però riusciva a creare pellicole riuscite ed intelligenti, con pochissimi mezzi. Qui si cimenta nella fantascienza, tuttavia non riesce a rinunciare – e non a torto – a situazioni e scene che gli sono congeniali, e più vicine al genere horror. Parlo dei cadaveri degli astronauti che escono dalla tomba come zombi o vampiri....
Lo consiglio a tutti coloro che in un film di fantascienza non pretendono di trovare solo azione ed effetti speciali, ma “si accontentano” di tensione, fantasia, idee, e temi esistenziali.
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