La recensione su La tempesta perfetta

di nibacco

7 stelle

I comandanti di due rispettivi pescherecci attraccano al porto di Gloucester, in Massachusetts, con il loro pescato. Il capitano Billy è meno fortunato di Linda, per cui, dopo aver incassato dall’armatore quello che gli spetta, decide di riprendere il mare per una pesca più promettente. I suoi fedeli marinai, anche se mal volentieri, lo seguono. Il tempo di imbarcare provviste, di salutare i propri cari e la barca da spada “Andrea Gail” è pronta per salpare verso una nuova avventura.

A bordo c’è speranza, entusiasmo, tenacia, ma non bastano, il pesce spada scarseggia; inoltre, si verificano degli incidenti che scoraggiano l’equipaggio. Il comandante Billy, però, non ci sta e convince i suoi uomini a puntare sul Flemish Cap, una zona pescosa ma fuori dalle normali rotte di pesca. Qui si fa incetta di pesce spada. Il morale è alle stelle. Un mostruoso uragano è però in arrivo e all’equipaggio tocca una difficile decisione: o tornare a casa col pescato avariato a causa di un guasto alla macchina del ghiaccio o affrontare la tempesta…

Con il potente fascino del mare, tra onde imponenti e salvataggi estremi, il film regala emozioni. E’ tratto dal libro “The perfect storm” di Sebastian Junger, e racconta la storia vera vissuta dai pescatori della barca da spada Andrea Gail. Un viaggio al di là degli orizzonti, tra cielo e mare, tra paura e coraggio, tra lavoro e passione.

Scene curate meticolosamente da un regista che ha fatto del mare il suo punto di forza, ne sono la conferma film quali: “U-boot 96” e “Poseidon”. Il regista è Wolfgang Petersen, che impiega quattro anni a girare questa pellicola e che si affida al computer per una serie di effetti speciali che verranno candidati all’oscar insieme al montaggio sonoro.

Buona la recitazione degli attori in primis Mark Whalberg

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