Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Uno scrittore in crisi comincia a pedinare le persone in modo assolutamente casuale convinto che seguendo le loro vite possa ritrovare l’inspirazione. Ma il tutto si complica quando una di queste, un ladro di nome Cobb lo coinvolgerà nelle sue attività illecite.
Nolan riesce a far fruttare un budget irrisorio (stimato 6000 dollari), al massimo.
Chiariamoci, è evidente la mancanza di “denari” che avrebbero aiutato in alcuni frangenti, ma detto ciò, Nolan, facendo suo il detto “chi fa da se fa per tre”, oltre regia soggetto e sceneggiatura si occupò anche del montaggio e della fotografia, risparmiando praticamente su tutto il comparto tecnico.
Il risultato è sorprendentemente buono (considerando anche la giovane età, 28 anni), ed il film assume un impronta noir classica (grazie anche ad un ottima fotografia BN), con tratti modernizzati che vertono sul thriller, il tutto contornato da una musica incalzante.
La sceneggiatura è grezza, ma è lo stile narrativo scelto che eleva l’opera.
Narrazione che si avvale di flashback e flashforward, che qui sono utilizzati come stilemi di rifinitura ad un soggetto che, narrato in modo lineare, risulterebbe troppo banale. Si tratta dello stesso principio che verrà utilizzato in Memento, ma lì, perfezionato e brillantemente adattato alla condizione del protagonista.
Il film probabilmente più “intimo” del regista, al suo primo lungometraggio ancora acerbo ma già consapevole delle proprie capacità, sia come regista che come sceneggiatore.
Voto: 7.5
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