Regia di Rocky Morton, Annabel Jankel vedi scheda film
La morte annunciata arriva silenziosamente.Un uomo che cammina di spalle alla telecamera per andare incontro al propio destino.Professore universitario che è anche scrittore in crisi creativa e matrimoniale scopre di avere poche ore di vita perchè è stato avvelenato da un veleno letale e senza antidoti.E aiutato da una studentessa si mette a caccia degli assassini in differita,che nel frattempo oltre a un omicidio in differita compiono altri efferati assassinii.Creato dagli autori del siliconatissimo Max Headroom anche questo thriller ha dalla sua un anima plastificata,è freddo,tutto fatto con calcolo e colpisce la pervicacia con cui il protagonista devastato prima moralmente e poi psicologicamente cerca l'autore di questo crimine.Come se salvasse la vita.Altra cosa che colpisce in questo remake di un film della fine degli anni 40,è la forma ossessivamente moderna,direi troppo moderna,quasi futuristica che contrasta in modo fin troppo evidente, anzi calcolato,con l 'atmosfera creata dallo spunto che rasenta la genialità.Un atmosfera vecchio stile con un eroe senza qualità che si aggira per il film con tutto il suo bagaglio di mediocrità che ricorda tanto i vecchi noir in bianco e nero...da Il mistero del falco in poi...ma qui non ci sono nè Marlowe ,nè Spade che tengano...Mi piacciono sia Quaid che la Ryan(almeno quella che ancora non doveva chiedere il risarcimento al chirurgo plastico per la devastazione operata sul suo volto) ma credo che non abbiano sufficiente spessore per poter esere paragonati ai divi del passato...Comunque un discreto esercizio di stile fatto da autori vistosamente cinefili e citazionisti....
sempre evocativa di sciagura
particina fondamentale ma non sfruttata adeguatamente
molto carina,bravina
nella generazione di mezzo(i ragazzi nati negli anni 50 o inizi 60)è uno dei migliori,ma pochi se ne sono accorti
regia abbastanza creativa
regia abbastanza creativa
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