Espandi menu
cerca
La ragazza sul ponte

Regia di Patrice Leconte vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Lina

Lina

Iscritto dal 28 ottobre 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 117
  • Post 8
  • Recensioni 1172
  • Playlist 15
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La ragazza sul ponte

di Lina
6 stelle

Film alquanto sconclusionato ed irrisolto, ma assai particolare e dal sapore antico, che si lascia seguire con interesse nonostante i suoi difetti. Incidono parecchio le musiche di sottofondo bellissime e profonde che s'imprimono nella mente, l'uso del bianco e nero nella pellicola e la scelta dell'attrice protagonista che col suo fascino lolitesco, nonostante uno sgradevole diastema ed un viso scarno che però fa sembrare i suoi occhi ancora più grandi, riesce a bucare pienamente lo schermo. Sono la sua presenza e tutte le sue espressioni ora felici, ora malinconiche a fare da padrone per tutta la durata del film. Interpreta Adèle una ragazza molto sola, che arrivata sull'orlo del suicidio viene salvata da Gabor, un lanciatore di coltelli, uomo onesto, ma forse più solo e malinconico di lei. Tra loro s'instaura subito un rapporto ambiguo, fatto d'affetto, ma allo stesso tempo di sadismo. Stanno bene insieme e "fanno faville" solo quando possono sfidare la vita con lo show dei coltelli che lui lancia a lei che fa da bersaglio, tantochè come numero li riesce sempre perfettamente ovunque lo sperimentino. Gabor non sbaglia mai un colpo, non la centra in nessun'occasione, forse solo qualche piccolo insignificante graffio qui o lì e la loro "alchimia", viene rappresentata proprio dal successo riscosso da ogni loro spettacolo. La trama del film quindi, ad eccezione di un potenziale prologo in cui Adèle lascia capire chi è e quale idee abbia sulla vita, sugli uomini, sull'amore e sul sesso, è tutta incentrata sul viaggio che intraprendono recandosi da una parte all'altra del mondo. Un viaggio di lavoro certamente non romantico dunque, ma che oltre a raccontare la tristezza della solitudine umana, sa accennare comunque con tatto ed eleganza alle diverse sfumature dell'amore, sia fisico che platonico, rivelando solo verso l'epilogo lo sbocciare di un sentimento più profondo di una simbiosi professionale, tra i due protagonisti. Leconte confeziona quindi un film curioso ed inconsueto, che lascia sentire il proprio french-style in tutto e per tutto - raccontando infatti l'amore in maniera alquanto eccentrica, stantìa e desueta, attraverso delle percezioni inquietanti, come solo i francesi sanno fare. Gradevole nel complesso.

 

Patrice Leconte

 

Ha fatto un bel lavoro, molto originale!

 

Vanessa Paradis

 

Brava, assai espressiva ed intensa.

 

Daniel Auteuil

 

Monocorde ed un po' imbambolato.

 

La colonna sonora

 

Onnipresente ed influente.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati