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La Cosa da un altro mondo

Regia di Christian Nyby, Howard Hawks vedi scheda film

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La recensione su La Cosa da un altro mondo

di chinaski
8 stelle

Inizio anni cinquanta, inizio della guerra fredda. La paura che serpeggiava era quella dei russi, di una loro possibile invasione e della bomba atomica. L’altro, il diverso (in quegli anni non più l’uomo di colore o l’ebreo ma il comunista) poteva essere pronto a prendersi la libertà e la democrazia degli americani.
Come nella maggior parte della fantascienza dell’epoca ci si preoccupava di quello che sarebbe potuto accadere agli uomini se una forma di vita diversa dalla nostra fosse arrivata sulla Terra. In questo caso, un disco volante, precipita al Polo Nord. Una serie di uomini (militari, scienziati e un giornalista), situati in un campo base nelle vicinanze, vanno a vedere cosa sia successo.
Iniziano a delinearsi le tre tipologie di uomini con cui avremo a che fare. I militari rappresentano la più dichiarata forma di chiusura a qualsiasi rapporto con la Cosa. Da quando questa riprende vita, dopo essersi scongelata, il loro unico obiettivo diventa quello di distruggerla. Gli scienziati invece, esaltati allo stesso modo dei militari, hanno come unica preoccupazione quella dello studio della Cosa anche a discapito di perdite umane. Il progresso, per loro, viene prima di tutto. E infine il giornalista, che rappresenta la retorica dei mezzi di comunicazione, capaci di creare gli eroi e i miti del nostro tempo senza però preoccuparsi di informare la gente invece di esaltarla o terrorizzarla.
Il vero motore narrativo del film è però il dialogo, onnipresente e claustrofobico come gli ambienti chiusi del campo base in cui la maggior parte della storia si svolge. I vari personaggi sembrano usciti più da una commedia (la sottostoria amorosa tra il capitano e una delle donne, le battute tra i militari, i siparietti del giornalista) che da un film di fantascienza, anche se la tensione, in alcuni momenti, è quella giusta.
La Cosa, un essere vegetale con sembianze umane, è abbastanza datato rispetto al nostro immaginario marziano e non brilla certo per l’intelligenza (sembra una sorta di Frankestein moderno). Anche se devo dire che dopo un pò ho iniziato a tifare per lui. Mi succede spesso, soprattutto quando gli uomini risultano essere campioni in stupidità e gli altri, i diversi, costretti sempre a una brutta fine.
Guardate come muore la Cosa, la sedia elettrica non è tanto distante.

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