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Dampyr

Regia di Riccardo Chemello vedi scheda film

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La recensione su Dampyr

di Marco Poggi
6 stelle

Harlan è figlio di una donna umana e di un vampiro di nome Draka, ma è anche un Dampyr, che si unisce a un soldato e a una vampira per combattere il perfido Gorka, altro succhiasangue che trasforma gli umani in suoi adepti. Primo cinefumetto della casa editrice Bonelli, che preferisce seguire una strada più anglo-americana che italiana.

 Harlan è figlio di una donna umana e di un vampiro di nome Draka (ovvero Dracula, con un nome diverso, ma non troppo), ma è anche un Dampyr, che agisce come ammazza-demoni (o presunto tale) nei Balcani d'inizio anni'90,  e che si unisce a un soldato e a una vampira rinnegata per combattere il perfido Gorka (sigh!), altro succhiasangue che trasforma gli umani in suoi adepti. Dai primi due numeri della serie a fumetti "DAMPYR", edito dalla "Sergio Bonelli Editore", un horror d'azione a tratti riuscito, con tanto di prologo nel passato che vede la nascita del nostro anti eroe. Ottima trovata il cast internazionale,  benché la produzione sia italiana, discrete le atmosfere, non male i due cattivi, ma anche la vampira "buona". Dura anche come un normale film dell'orrore italiano degli anni'70-80 (arriva a stento all'ora quarantacinque, ma per i lunghi titoli di coda), come se tutto fosse un prologo di qualcosa di più grande. Dampyr è anche come una costola del trittico del Blade, interpretato da Wesley Snipes, mescolato alle atmosfere del serial "BUFFY L'AMMAZZAVAMPIRI" e del suo spin-off, "ANGEL" e non lo nasconde. La Bonelli, che ha lanciato  in edicola eroi come Tex, Zagor, Dylan Dog e altri, si getta nei cinefumetti e il progetto, anche se ha i suoi se e i suoi ma, intriga. Sufficiente.   
 

 

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