Regia di Christian De Sica vedi scheda film
Triplice salto carpiato per un tuffo dentro alla cloaca: De Sica junior non ha il garbo del padre, nè tantomeno la personalità di Sordi e finisce per infastidire anzichè divertire. Le idee che il regista/attore/figlio di inserisce nel film convinto di innovare la commedia girata oltre mezzo secolo prima, per la prima volta, da Mario Camerini, non fanno altro che inguaiare il prodotto: trovatine grossolane e becere, volgarità a profusione e pure il classico giro di battutine sull'omosessualità, vista ancora come negli anni '80 del cinema italiano, cioè come una situazione equivoca che genera risolini. Incredibile che basti essere figlio di un grande regista per potersi spacciare per regista. Fra l'altro qui Christian De Sica è già alla seconda prova dietro la macchina da presa, dopo l'anonimo (giustamente) Faccione dell'anno precedente. 2,5/10.
Alfredo è un meccanico romano un po' burino; innamorato di una fotomodella, si reca a Parigi da lei e tenta di conquistarla con l'identità dell'amico conte Max, vero galantuomo che gli insegna il galateo.
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