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Emanuelle nera

Regia di Albert Thomas (Adalberto "Bitto" Albertini) vedi scheda film

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La recensione su Emanuelle nera

di mm40
2 stelle

Emanuelle nera è il primo film della saga del sexy personaggio interpretato da Laura Gemser, ma non il primo in assoluto; a guadagnarsi tale titolo è infatti Io, Emmanuelle (con due emme) girato da Cesare Canevari nel 1969 e con protagonista Erika Blanc. Ma in poco più di un lustro le cose sono cambiate e di parecchio per il nostro cinema: se il lavoro di Canevari era pruriginoso e ammiccante, questa pellicola esce addirittura in due versioni - come era prassi ai tempi per prodotti di questo stampo - e cioè integrata oppure ripulita delle scene hardcore che ne consentivano l'immissione in contemporanea su un duplice binario, quello del mercato cinematografico comune e quello a luci rosse. Va comunque specificato che per le scene di sesso esplicito non vengono impiegate nè la Gemser (semiesordiente, peraltro), nè la coprotagonista Karin Schubert (ormai affermata), ma controfigure; la Schubert approderà comunque alla pornografia qualche anno più tardi. Di Emanuelle nera è difficile dire qualcosa di buono: le intenzioni psicologiche di Canevari sono qui del tutto scomparse per fare spazio a una sequela di accoppiamenti etero e omo apparentemente casuali, inanellati senza un filo logico troppo solido nella sceneggiatura firmata dal regista e da Ambrogio Molteni. E soprattutto il femminismo pretestuoso del precedente film qui ripiega in maniera plateale nel più cupo e voyeuristico maschilismo a fini onanistici; ne è chiara testimonianza il discorso finale di Emanuelle, che afferma di volersi concedere a chi le pare, tanto ciò che darà sarà sempre e soltanto il suo corpo. Ecco, questo è l'apice 'femminista' di tutta l'opera, che per il resto tratteggia donne perennemente in cerca di sesso facile e consumabile sbrigativamente. Non ne escono comunque bene neppure gli uomini, ma su personaggi e situazioni tagliati in simil modo con l'accetta non ha neppure senso soffermarsi oltre. Nel cast anche Gabriele Tinti e Venantino Venantini; Albertini usa lo pseudonimo Albert Thomas e il successo al botteghino lo convincerà a girare immediatamente di seguito un Emanuelle nera n°2: ma la Gemser era già impegnata con Joe D'Amato per... altri film di Emanuelle. 2/10.

Sulla trama

Emanuelle è una bella fotoreporter di colore che si reca a Nairobi per lavoro, con lo scopo di approfondire le sue curiosità sociologiche sul Kenya e sull'Africa nera. Ma è anche l'occasione per concedersi ai suoi ospiti e a svariati uomini e donne del luogo.

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