Regia di David Lynch vedi scheda film
L'incubo in cui ci trasporta David Lynch questa volta è quello di Fred, uomo paranoico, a cui il lavoro che fa non piace, che è ossessivamente geloso della moglie Renee e che conduce una vita che non lo soddisfa. Dopo aver raggiunto l'apice del suo fallimento morale (l'omicidio della moglie), Fred (Bill Pullman) si trasforma in Pete (Balthazar Getty) che è l'incarnazione di ciò che Fred vuole essere ma non può essere: Pete conduce una vita serena, divertente, ha un lavoro leggero e che non lo stressa, ha una fidanzata che lo aspetta ma che poi lui tradisce con Alice (Patricia Arquette, incarnazione anch'essa della moglie di Fred) e il protagonista non vuole che tutto questo "sogno" si interrompa (i genitori di Pete che non vogliono dire al figlio come mai si trovava in carcere), il tutto aiutato da un misterioso e losco individuo (Robert Blake) che sa tutto ed è onnipresente. Questo film è incredibile, l'ambiente che crea nella prima mezz'ora durante la storia di Fred è meraviglioso, con una fotografia e delle musiche cupissime, il tutto per rappresentare il suo malessere; cambia totalmente quando si passa all'altra storia, con l'ambiente che diventa bonario e quasi divertente, per non parlare dei vari tocchi di luci e di visività geniali. Le musiche sono curate da Angelo Badalamenti e contiene brani dei Rammstein e di Marilyn Manson (che compare in un cameo). Film incredibile di un regista incredibile.
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