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Consequences

Regia di Darko Stante vedi scheda film

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La recensione su Consequences

di alan smithee
4 stelle

CINEMA OLTRECONFINE - IN & OUT FILM FESTIVAL, NICE

L'adolescente ribelle Andrej vive gli scombussolamenti della propria maturità sessuale aggravando la già precaria capacità di adattarsi ai vincoli ed ai dettami sempre troppo serrati di una società che lo soffoca ed opprime.

I genitori, in persona della tenace madre in particolare, decidono, soprattutto al fine di cautelarsi contro atti sconsiderati di cui il giovane si rende sempre più spesso responsabile, di rivolgersi ad un tribunale minorile che possa assegnarlo ad una scuola specializzata in recupero di giovani disadattati come lui.

In loco, comincia il periodo di adattamento del giovane, che prevede tutto il cliché di situazioni da manuale che lo spettatore è in grado di immaginarsi: violenze, soprusi ai suoi danni, e in seguito stessi comportamenti a danno di altre vittime quando il ragazzo inizia ad imporsi sulla massa, e a frequentare i più rappresentativi delinquentelli in erba che popolano l'istituto di correzione. 

Opera prima dello sloveno Darko Stante, Consequences tenta di riflettere appunto sul risultato compromettente che l'esuberanza giovanile e la confusione sessuale riescono ad infondere in un ragazzo al suo interno non privo di sentimenti, ma ribelle per partito preso e come reazione umana ad un mondo che gli si pone innanzi con i suoi ostacoli aguzzi che riescono solo a ferirlo.

La sottovicenda omosessuale appare un po' posticcia e davvero poco contestualizzata all'interno di un soggetto di fatto valido, ma sviscerato secondo un canovaccio visto mille volte, scontato e privo di quel tocco personale in grado di distinguerlo dai mille film generazionali improntati come questo sulla incapacità di reagire coscientemente alle inevitabili incognite che la vita riserva.

Il regista si trincera dietro la fisicità prorompente propria della giovane età ancora in fase di sviluppo del bel protagonista Andrej (l'attore sloveno Matej Zemljic), e dei suoi devastati "angeli perduti" che lo accompagnano in questa fase di perdizione dedicata ad ogni genere di illecito, ma molto dei personaggi sembrano come offuscati da troppa caricaturalità che li rende pedine superficiali di un'insieme di ritratti offuscati da troppa ripetitività già trattata e ricostruita sul grande schermo, a volte con ben più fondata efficacia. 

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