Regia di Renzo Martinelli vedi scheda film
Che Renzo Martinelli sia uno poco obiettivo in questioni storico-politiche non ci sono dubbi. Che i suoi film vengono a causa di ciò però bocciati dalla critica a prescindere è ugualmente vero. Terza verità assoluta è che la maggior parte delle sue opere è effettivamente parecchio scadente, basti pensare ai recenti “11 Settembre 1683” o “Barbarossa”. “Porzus” è il secondo lungometraggio diretto da Martinelli e risale a un'epoca dove ancora evidentemente non disponeva di sufficienti santi in paradiso che gli garantissero produzioni di livello spropositato. E paradossalmente tale snellezza finanziaria si rivela un bene perché rende impossibile la presenza di scene assurdamente epiche o di effetti speciali penosamente pirotecnici. Molti dei personaggi restano certo bidimensionali, con tutto il male da un lato (quello comunista) e tutto il bene dall'altro (quello cristiano), ma la messa in scena è buona e il racconto procede con buon ritmo, aiutato dall'escamotage dell'incontro dei due ex partigiani rivali a 35 anni dai fatti in questione. Insomma, non siamo di fronte a un capolavoro ma nemmeno a una ciofeca.
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