La recensione su Zen sul ghiaccio sottile

di alan smithee

6 stelle

VENEZIA 75 - SCONFINI
Zen è un maschiaccio rinchiuso nel corpo di una teenager protesa ad occultare con determinazione ogni inflessione e tendenza femminole che madre natura ha scelto per lei. È una sportiva convinta ed eccelle tra i membri della squadra di hockey della cittadina montana di un Nord Italia dolomitico che la ospita assieme alla madre single.
Trai coetanei, in squadra, più che la validità del suo gioco, emerge e vienecderisa la ostentata mascolinità che Zen accentua con fierezza ogni volta che rimane vittima di scherzi pesanti e grevi.

A stretto contatto con la bella della classe, a sua volta destinata al capo branco del gruppo e leader della squadra, Zen avrà da un lato l'occasione per chiarire i dubbi residui di una propria incognita identità sessuale, ma dall'altro sentirà di essere vittima di un ulteriore grave episodio di intolleranza ed emarginazione.

Opera d'esordio di Margherita Ferri, "Zen" ha il coraggio si porci dinanzi un nuovo drammatico ed intenso racconto di formazione e crescita ove le incognite già complesse di autoanalisi della propria identità sessuale si scontrano con la difficoltà di spartire col resto del proprio microcosmo, il risultato di questa propria scoperta ed autoconsapevolezza.
Brave e spontanee le due interpreti giovani, Eleonora Conti e Susanna Acchiardi, coadiuvate da un'attrice d'esperienza come Fabrizia Sacchi.

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