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Austin Powers. Il controspione

Regia di Jay Roach vedi scheda film

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La recensione su Austin Powers. Il controspione

di silviodifede
8 stelle

Magari c'è qualche pausa in più rispetto agli altri due film della serie, ma resta un gran bel film di comicità demenziale.

Bei tempi quando esisteva la comicità demenziale. E non importa se almeno la metà delle battute è a sfondo sessuale, perché (a differenza del presunto cinema demenziale di adesso, dove il tema principale è lo stesso) qui c'è sempre una costruzione comica.

E allora Austin Powers - Il Controspione resta un ottimo film per passare una serata rilassante a spegnere il cervello e ridere nel pieno di assurdità, in una parodia che ti porta un dentifricio a essere un'arma letale e che tocca argomenti sensibili che negli 007 nessuno aveva visto: nessuno pensa alle conseguenze nelle famiglie dei tirapiedi. Geniale.

 

Rispetto ai film successivi della serie, nel capostipite c'è qualche pausa in più, ma già tanti elementi cardine vengono inseriti (vedi gli oggetti a coprire scientificamente le nudità), Mike Myers si dimostra un vulcano irresistibile (purtroppo sparito dalla circolazione dopo il flop di The Love Guru, film peraltro non all'altezza della trilogia di Austin Powers ma nemmeno così da buttare. Un peccato davvero che questo buon attore non possa più fare queste allegre sciocchezzuole), Liz Hurley è deliziosa e funziona perfettamente come spalla del protagonista e sono tante le situazioni da ricordare.

 

Resta così un film fondamentale per chi ama un certo genere di comicità, quella per definizione "demenziale", quella comicità che è sì stupida ma che ha sempre dietro una certa costruzione: perché per fare del vero demenziale, bisogna saper ragionare. La comicità attuale per gli americani invece è pura stupidità fine a sé stessa, volgarità senza un fondo comico, buona quella sì per un pubblico di amebi.

Qui ci sono pure delle volgarità, ma costruite come la scena dell' "agguato" ad Austin nella toilette portano a ridere sguaiatamente. E' un altro mondo.

 

Non tutti i doppi sensi e i giochi di parole sono traducibili, ma tutto sommato il doppiaggio fa un buon lavoro.

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