Regia di Lin Oeding vedi scheda film
La routine del pacifico taglialegna Joe (Jason Momoa), viene interrotta da una banda di criminali che deve recuperare una partita di droga nascosta casualmente nello chalet del simpatico montanaro, che tanto simpatico non sarà più, quando vedrà la propria vita e quella di moglie e figlia , con anziano e malato padre accollato (Stephen Lang), minacciata dai violenti criminali.
Dunque, “Braven” – il coraggioso, è un prodotto non disprezzabile seppur non aggiunga nulla al filone “home invasion”. Girato nell’isola canadese di Terranova punta molto sul fascino delle location , che il regista sfrutta a dovere filmando in campo largo alcuni scorci di neve e mare meravigliosi. Si guarda con piacere Momoa menar le mani (un paio di scene un po’ troppo cruente per i miei gusti) e correre in mezzo alla neve da una parte all’altra, anche se l’elemento più interessante, il rapporto padre/figlio, vero cuore pulsante della storia, doveva esser approfondito di più; con il passare dei minuti invece la storia devia verso le classiche dinamiche di genere (scappa, difendi, uccidi).
Stephen Lang è curiosamente impiegato in un ruolo lontano dai clichè del “duro” a lui più congeniali, anche se ha sempre grinta da vendere. Ricordo il buon “Man in the Dark” che lo vedeva protagonista, prodotto similare per tematiche a questo “Braven” , molto più riuscito però. Perché lì c’era una costruzione della suspance realizzata grazie a movimenti di macchina studiati ad hoc che aggredivano lo spazio, qui invece è tutto più o meno scolastico.
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