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Slender Man

Regia di Sylvain White vedi scheda film

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La recensione su Slender Man

di Furetto60
4 stelle

Horror mediocre.

Un tempo il terrore viaggiava sul filo del telefono, poi a seguire attraverso il tubo catodico “Poltergeist”, per proseguire con la realtà virtuale, vedi “Il tagliaerbe”, e poi le video cassette maledette di “The ring”,o attraverso il cellulare, ricordiamo “The call”, non poteva mancare all’appuntamento il web, siamo nell’era di Steve Jobs ed ecco allora “The Pulse” e poi “Unfriended” e tanti altri per arrivare fino a questo” Slender Man”, figlio dei cosiddetti “Creepy-pasta” una sorta di leggende metropolitane dell’era digitale. Ovverossia, dei racconti a tema horror che vanno a rimpinguarsi, passando di mano in mano ai vari utenti. Un fenomeno curioso che, ha prodotto le tre serie televisive di Channel zero. Lo Slender-man nasce da queste storie ”web”,una figura sinistra alta più di due metri, senza volto, un'ombra, dai caratteri somatici antropomorfi ambigui e oscuri,un essere mostruoso,vestito in giacca e cravatta, che si impossessa dei corpi e delle anime di bambini e ragazzi che malauguratamente l’invocano. Alcune amiche adolescenti, che vivono in una piccola cittadina ,nel Massachusetts, annoiate e a caccia di emozioni forti,sfidano la sorte e per gioco decidono di fare come alcuni loro coetanei maschi e di evocare il misterioso Slender Man, attraverso la visione di una breve clip, su you tube, sarebbe questo il fatidico rituale, naturalmente, non pensando che esista per davvero, ci provano. Non sembra accadere nulla, perciò riprendono le loro normali vite di studentesse e non ci pensano più. Una settimana dopo, però Katie, una ragazzina di questo gruppo, scompare misteriosamente. Il suo papà, disperato, dà segni di instabilità e minaccia alcune delle ragazze. Queste si sentono responsabili per quella maldestra evocazione a cui attribuiscono la sparizione dell’amica, persuadondosi che Slender man l’abbia rapita.Ritengono che solo entrando in contatto con lui possono sperare di riportarla indietro, ovviamente questo "rendez vous"è molto pericoloso,infatti le condurrà una ad una, inesorabilmente verso la pazzia prima e la morte poi, colpite da angoscianti apparizioni, da allucinazioni e da vere e proprie aggressioni fisiche.Soccomberanno una dopo l’altra, Katie, Chloe, Wren e Allie, catturate da questa presenza diabolica, in grado di cancellare le barriere tra sonno e veglia , rendendo l’onirico reale e il mondo una dimensione orrorifica, dove ogni incubo si può materializzare. Alla fine, lasciandosi prendere, Hallie riuscirà a salvare almeno la sorellina Lizzie dai tentacoli di Slender Man. Creato nel 2009 da Victor Surge (nome d'arte di Erik Knudsen)un maestro di scuola elementare e diventato in breve un fenomeno internettiano, Slenderal Man arriva ora al cinema in una versione decisamente opaca e scialba. Il personaggio come emerge dal film infatti non è altro che l’ennesima versione riveduta, corretta e non richiesta, dell'Uomo Nero, ai tempi di internet,anche se ci sono alcune sequenze tensive e visionarie, specialmente nella seconda metà, gli immancabili "jumpscare", il film non riesce a suscitare interesse, soprattutto nella costruzione del narrato, che risulta scontatissimo. Presenza demoniaca dai metodi di persecuzioni fantasiosi, Slender Man non è altro che un “collage” posticcio e maldestro di mostri, assassini e spiriti visti più volte al cinema. I personaggi delle ragazze sono poco caratterizzati, sul piano psicologico e la regia trascura, colpevolmente, il legame che le unisce e che in fondo è la chiave della storia, quello che spinge le superstiti a mettere in gioco le loro vite per salvare l'amica scomparsa, di conseguenza il pathos latita e il film non funziona

 

 

 

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