Regia di Ron Shelton vedi scheda film
Kevin Costner interpreta un golfista in pensione sui generis: orgoglioso, solitario, imbranato. McAvoy, detto Tin Cup, s’allena in un campo di armadilli ed è tentato da una psichiatra, interpretata da René Russo, legata ad un altro golfista, David Simms (Don Johnson), quasi antitetico a McAvoy. Quando, recuperato il suo caddy di fiducia, Tin Cup decide di tornare in attività, si presenta al torneo di golf più importante del mondo ed il suo modo di comportarsi modificherà le sorti del torneo... E con esse anche la vita del golfista cambierà...
Ennesimo film sportivo con un cast di rilievo ed un doveroso lieto fine. In realtà però, rispetto al solito filmetto ricco di cliché e buoni sentimenti, questo “Tin Cup” è un prodotto gradevole e affatto scontato. La scelta che McAvoy effettuerà nel finale dello U.S. Open è l’emblema di come il film sappia affrontare un tema ritrito in una maniera non scontata. E soprattutto il fatto che si tratti di un film “meritevole” sta tutto nella metafora finale, con cui McAvoy si complimenta con Simms del suo “bel putt”.
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