Regia di Waris Hussein vedi scheda film
Come già scritto da fatso, il doppiaggio di questo film è davvero una vergogna. Ma ancora più ignobile è il fatto che siano stati inventati interi dialoghi, inesistenti nella versione originale.
Film a mio avviso sottovalutato. Nell'edizione italiana, da buoni provinciali, si è pensato bene di trasformare il personaggio in una volgare macchietta ciociara arrivando al punto di inventare interi dialoghi (vedi le scene con voce fuori campo), inesistenti nella versione originale.
La storia è molto semplice ma che vista oggi, a mezzo secolo di distanza, affronta un tema ancora molto attuale: arrendersi e omologarsi alle pressioni della società (andare a lavorare in fonderia) oppure resistere e inventarsi una scelta alternativa, proprio come farà il protagonista alla fine del film. Esattamente quanto accade oggi nel mondo, in cui qualcuno vorrebbe imporci assurdi modelli di vita in nome di un'insensata globalizzazione.
Nel film c'è poesia nel personaggio e nel suo modo di vedere il mondo, come attraverso gli occhi di un bambino. Il doppiaggio italiano distrugge tutto questo trasformando una commedia dolce-amara in una pellicola scialba e volgare. Un vero peccato.
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