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Regia di Brian De Palma vedi scheda film

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La recensione su Domino

di Furetto60
6 stelle

Film "minore" del maestro De Palma

Christian Toft, è un poliziotto dell’unità crimini speciali della Danimarca, fa abitualmente coppia con lo storico collega Lars Hansen. Una mattina riceve una chiamata dalla centrale, per una segnalazione di “schiamazzi notturni “, con Lars accorre in un appartamento; con raccapriccio scoprono che non si è trattato di una banale lite domestica, c’è un cadavere con orrende mutilazioni, intanto il suo compagno viene ferito a morte , mentre l’omicida sta scappando, Christian lo insegue sui tetti di Copenaghen, ma dopo una rocambolesca caduta, gli sfugge, aiutato da ignoti soccorritori. Si viene a sapere che costui è Ezra Tarzi, un radicalizzato membro dell’ISIS. Toft prova a mettersi sulle sue tracce, avvalendosi dell’aiuto della collega Alex, la quale aveva una relazione con Hansen, tuttavia l’affare si complica; l’uomo al quale danno la caccia, è un infiltrato coperto, ma anche ricattato dalla CIA, che  per suo tramite vuole raggiungere il mandante stragista, lo sceicco Sheikh Salah Al Din. Il regista di questo intricato ma  poco intrigante thriller/poliziesco/complottista è Brian De Palma, un cineasta di  grande scuola, che ha regalato dei capolavori indimenticabili al cinema: questo non lo è. Tuttavia, se ci si documenta circa la tribolata gestazione di quest’opera, si capiscono i motivi di una narrazione farraginosa, confusa e a tratti anche incomprensibile. La produzione ha dovuto interrompere il lavoro svariate volte e in fase di montaggio, sono stati effettuati dei tagli arbitrari, che evidentemente hanno compromesso la riuscita della pellicola, al punto da spingere De Palma a disconoscere il suo stesso film. Però al netto di questo, ci sono comunque alcune scene madri, che fanno emergere l’indiscusso talento del maestro, che sul piano delle tecniche di ripresa, ha sempre una marcia in più; Nella sequenza dell’attentato kamikaze, durante un festival cinematografico Brian usando lo “split screen” come spesso ha fatto nel corso della sua prestigiosa e lunga carriera, ci mostra diversi punti di vista: c’è lo sguardo di chi è sul tetto, chi è fra la folla o quello ottenuto dai droni, al ritmo di un bolero magistralmente rivisitato da Pino Donaggio; spettacolare  finale alla Hitchcock, girato nell’arena di Almeria. Il meta-cinema ossia “il cinema dentro il cinema” per De Palma è una sua magnifica ossessione. Film adatto solo agli appassionati del cineasta americano.

 

 

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