Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Nonostante l'originalità di una storia non banale, almeno per i canoni cinematografici italiani, il film di Corbucci può tranquillamente considerarsi una ghiotta occasione mancata. La contaminazione tra farsa e politica, tra gioco buffo e satira, non sempre funziona, soprattutto per responsabilità di una sceneggiatura che fa acqua da molte parti: poco brio, non minime verbosità, debolezza strutturale, raro equilibrio tra risata e riflessione, ambigua morale politica (sarebbe la cosa minore, però ha il suo peso). Fino ad un certo punto può reggere sulle spalle dell'istrionico Gassman e del mansueto Villaggio, anche perché la prova dei due attori è sottotono rispetto ad altre interpretazioni. Qualche zampata felice nel finale, comunque stonato.
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