Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Fellini – Satyricon (1969), film arcaico e avveniristico liberamente tratto dal romanzo Satyricon dello scrittore latino Petronio Arbitro, girato al Teatro n. 2 di Cinecittà, il luogo dove prende vita l’universo felliniano, i sogni, gli ambienti e i personaggi provenienti dalla sua fervida immaginazione e dalle sue matite colorate. Sul set è presente come assistente scenografo di Luigi Scaccianoce e Danilo Donati, che ha curato anche costumi e arredamento, il giovane Dante Ferretti. La fotografia di Giuseppe Rotunno suggella il sodalizio inarrestabile con Fellini. Il film è la ricostruzione di una storia antica ambientata nell’orrida e divina Roma di Nerone, raffigurata al di fuori del tempo storico in chiave moderna e fantastica in una visione onirica, un immenso campionario di volti allucinati con caratteristiche fisiche riconducibili alla caricatura, profonda capacità da parte di Fellini di cogliere particolarità fisiche e morali dell’umanità. Nel mondo del giovane Encolpio e il suo amico Ascilto, dove tutto è concesso e il mostruoso è affascinante, ruotano lenoni, efebi, patrizi, schiavi, ermafroditi, maghe, mostri, pirati, matrone, meretrici, barbari e miserabili, dai ricercati e eccentrici costumi, trucchi e parrucche, investiti costantemente dal soffiare del vento che persiste anche durante lo scorrere dei titoli di coda. Gli elementi sceno-fotografici si fondono in una attenta impresa luministica e cromatica dai richiami pittorici, in un equilibrato gioco di luci e ombre che conferisce tridimensionalità; ogni inquadratura, nella sua frammentarietà assume un significato simbolico preminente. La sequenza del terremoto è stata realizzata dal maestro della fotografia Marcello Gatti, che ha sostituito per due settimane Rotunno mentre era in Russia a fotografare il film I girasoli (1970) di Vittorio De Sica.
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