Regia di Colin Theys vedi scheda film
L'angoscia del presagio funziona, poi tutto si perde.
Divido questo tipo di film in tre parti: il presagio, la manifestazione e lo scontro. In questo caso la prima parte è ben costruita, anche se rovinata parzialmente dal trito contorno della solita cittadina americana piena di pazzi (ma mettere qualche balcone o grata alle finestre, mai, eh). La manifestazione è piuttosto innovativa ed abbastanza raccapricciante, tutto sommato convincente. La parte finale è sempre la più difficoltosa, sia perchè è difficile inventare qualcosa di nuovo, sia perchè, qualunque sia l'esito, esso apparirà sempre scontato. Che il "male" vinca o perda è irrilevante, diventa quindi importante come il confronto viene raccontato e reso. In questo caso, la consueta, ottusa inerzia del protagonista e la sua idiotissima interpretazione del dovere professionale (è un medico), contraltano efficacemente solo con la "condizione" particolare della sua compagna, che fino alla fine rimane un enigma. Purtroppo la manifestazione ha ben poco dei classici connotati sovrasensoriali, e quindi l'intera vicenda alla fin fine risulta incomprensibile ed incredibile. Voto 6.
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