Regia di Robert Budreau vedi scheda film
L'espressione "sindrome di Stoccolma" è di conio relativamente recente: risale ai giorni seguenti il 23 agosto 1973, quando Jan-Erik Olsson (Hawke) tentò una rapina alla sede della Sveriges Kredit Bank di Stoccolma, chiedendo il rilascio dal carcere di un suo vecchio complice (Strong) e prendendo in ostaggio alcune persone. Tra queste, una madre di famiglia impiegata in quella stessa banca (Rapace), che nell'occasione si invaghì del rapinatore dal cuore tenero e lo sostenne fino alla fine. Una storia che avrebbe potuto dire molto, ma che si agita costantemente tra heist movie e toni da commedia grottesca, con lungaggini insostenibili che sembrano dilatare a dismisura l'ora e mezzo di film a suon di dialoghi che vorrebbero scimmiottare l'umorismo nero di Tarantino, disquisendo di assorbenti e ricette sulle aringhe. Se proprio si vuole rimanere incollati a film che prendono spunto da storia realmente accadute, molto meglio allora andarsi a rivedere Quel pomeriggio di un giorno da cani.
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