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Mondo cane

Regia di Gualtiero Jacopetti, Franco Prosperi, Paolo Cavara vedi scheda film

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La recensione su Mondo cane

di mm40
4 stelle

Mondo cane è un'opera piuttosto atipica nel complesso dell'intero panorama cinematografico di tutti i tempi, un lavoro dagli immensi pregi e dalle cadute di gusto a dir poco atroci. Fra i primi non si può non ricordare il fatto che ha inaugurato uno dei filoni più duraturi che hanno percorso il cinema italiano, quello dei cosiddetti 'mondo movie' (appunto), sviluppatosi per circa trent'anni con risultati altalenanti fra trash (semplice) e trash profondo. E comunque sia Mondo cane è pur sempre un documentario ricchissimo di curiosità e di immagini (per lo più vere, caratteristica che i successivi film del genere spesso non manterranno) pungenti, inedite, che allibiscono lo spettatore e qua e là addirittura riescono a irritarlo (i massacri di animali presso le tribù africane, ad es.). Peccato appunto per le gravi pecche che questo lavoro si porta addosso: oltre a certe 'sbavature della realtà' (esagerazioni, palesi messe in scena), talvolta il commento (scritto da Jacopetti e letto dal doppiatore Sefano Sibaldi) si lascia andare a critiche impietose alle civiltà diverse dalla nostra; l'impressione in questi momenti è che a farla da padrone sia un certo sensazionalismo, una volontà precostituita di scioccare e lasciare il segno sul pubblico piuttosto che, semplicemente, incuriosirlo o insegnargli qualcosa che non sa (che invece è fondamentalmente ciò che si prefigge, nella didascalia iniziale, il film stesso). Visto mezzo secolo dopo, Mondo cane da questo punto di vista non significa più nulla: sia perchè il filone 'mondo' è ormai sepolto, dopo mille degenerazioni, sia perchè il gossip dei moralmente squalificanti programmi televisivi ha ormai travolto la nostra cultura, quasi al punto da far rimpiangere l'ingenuità con cui Cavara, Prosperi e Jacopetti deridono popoli lontani come quelli africani o dell'estremo oriente. Fra l'altro è giusto rilevare che a capo dell'operazione c'è il terzo (Jacopetti), mentre gli altri due sono citati come suoi collaboratori; in realtà però l'unico ad avere avuto fino ad allora esperienze da documentarista, seppure blande, era Prosperi. Nota positiva indiscutibile, della quale è giusto accennare a parte, è la colonna sonora firmata da Nino Oliviero e Riz Ortolani: coinvolgente, equilibrata, elaborata con grandissima cura, tanto da meritarsi un Grammy e una nomination agli Oscar. Ma i riconoscimenti - ottenuti o mancati - furono tanti e in giro per il pianeta intero: da ricordare senz'altro la nomination alla Palma d'oro a Cannes (!) e il David per il produttore (Angelo Rizzoli). 5/10.

Sulla trama

Bizzarrie e nefandezze, curiosità e atrocità in giro per il pianeta: questo è davvero un mondo cane.

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