Che senso ha distribuire il pane duro della vita, e l’amaro calice della salvezza, se il pastore ha perso il gregge e la direzione?
Che senso ha elargire ad altri un conforto vuoto, consegnando al whisky ed a pagine testamentarie il proprio fallimento?
Che senso ha predicare una fede priva di fede, traditi da Dio e dagli uomini, inchiodando la propria anima, e le altrui, al perdono ed al rimor...so?
Solitario custode di una Chiesa vuota, Padre Tollen cammina imprigionato in un ruolo, e in una vita , di cui non sa che fare; in cui la sfiducia nel futuro di una società in declino ha abbracciato l’horror vacui dell’apocalisse; e l’innocua religione ambientalista ha imbracciato le armi del fondamentalismo, sostituendosi a Dio nel lavacro universale di un nuovo Diluvio.
Un diluvio non solo contro i padroni della Terra, ma contro l’umanità; paradossale ferocia di chi deizza la natura, senso di colpa che si tramuta in odio verso se stessi e vocazione al martirio.
Atto di accusa, e assieme preghiera dolente, per quella piaga infetta chiamata America ,che intreccia, e confonde di continuo, moralismo puritano e religione del successo individuale, ribellione e conformismo, idealità e mancanza di scrupoli. Che riserva ai propri figli promesse di felicità e guerre suicide.
Padre Tollen, come altri anti-eroi schraderiani, è un angelo vendicatore, umano troppo umano, nella caduta, nella disperazione, nel furore , nella tensione sessuale; un angelo che si libra sincronizzato col respiro del mondo, e con quello di Mary; Mary, carne bianca, gravida di vita, e barlume di cielo nell’abisso.
Verremo risucchiati, in questo orizzonte terso e vertiginoso; risucchiati nel vortice dell’angoscia e della speranza, e della speranza e dell’angoscia, termini antitetici e simbiotici della nostra condanna a vivere.
Verremo risucchiati nel cupio dissolvi, e sarà una catastrofe bellissima, un erotico cilicio, di amore ed afflizione. E forse il mondo non si concluderà con un tonfo, ma in un abbraccio
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