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Remi

Regia di Antoine Blossier vedi scheda film

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La recensione su Remi

di Lina
9 stelle

Gradevole ed elegante trasposizione cinematografica del romanzo “Senza famiglia” di Hector Malot.

 

Di sicuro non è facile riassumere una storia così lunga in poco più di un’ora e mezza di pellicola. C’è il rischio che lo stile risulti molto cronologico e superficiale, invece la classe e la maestria che Antoine Blossier ha dimostrato nel dirigere, sceneggiare e montare questo film, è di pochi. Ha eseguito veramente un buon lavoro.

 

La trama è un collage ben congegnato degli eventi e degli incontri più importanti della vita del giovane Remi. Riesce a coinvolgere e a emozionare con scene efficaci e di impatto, approfondendo non solo gli aspetti che tratta, ma anche la psicologia dei diversi personaggi.

 

Il regista crea e imprime un’atmosfera fiabesca nella pellicola, che incolla lo spettatore davanti allo schermo. Con la sua ottima abilità narrativa affascina e mantiene alta l’attenzione.

 

Perfetti i dialoghi, discreta la colonna sonora, bellissime le ambientazioni, ben riprodotte le scenografie che ricreano una suggestiva Francia di fine ottocento e intensa la messa in scena. Suscita impressioni e sensazioni forti grazie al suo garbato mix di dramma, commedia e avventura on the road.

 

Tutti i personaggi sono ben caratterizzati, anche l’indimenticabile scimmietta Joli Coeur, che con la sua commovente morte genera uno dei primi dolori psicologici più traumatici nella vita di Remi. Ma in realtà, quest’opera è densa di momenti che fanno gonfiare gli occhi di lacrime.

 

Avvincente si rivela soprattutto il rapporto di profondo affetto tra Remi e Vitalis. È ben sceneggiato e ben interpretato.

 

Daniel Auteuil si cala con bravura, carisma e naturalezza nel ruolo del maestro. Riesce a intrattenere, commuovere e a far sorridere al tempo stesso. A mio avviso avrebbe meritato di vincere un premio César o un David di Donatello per la parte.

 

Si lasciano apprezzare anche l’allor giovanissimo Maleaume Paquin nel ruolo di Remi, Virginie Ledoyen in quello di madame Harper e Zoe Boyle in quello di Mary Milligan.

 

Un film in definitiva tenero e dolce, con i suoi piccoli momenti di tensione, ma a tratti anche magico e onirico – sia per la sequenza della morte in balìa della neve di Vitalis che per il finale in cui un ormai anziano Remi racconta la propria storia ai nipoti.

 

Adatto a ogni età, tocca le corde del cuore.

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