Espandi menu
cerca
1945

Regia di Ferenc Török vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 315
  • Post 214
  • Recensioni 6417
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su 1945

di alan smithee
8 stelle

CINEMA OLTRECONFINE

Nell’anno cruciale per i nuovo assetti europei a seguito della disfatta nazista, ci concentriamo in territorio ungherese, nei pressi di un villaggio di campagna di un luogo imprecisato, ove si avvicendano i preparativi per il matrimonio dell’anno: quello destinato ad unire in sposi il figlio dell’influente segretario comunale Istvan, uomo corrotto che ha accentrato a sé la vita economica e amministrativa di quel piccolo nido d’anime, procacciandosi a suo vantaggio molte proprietà ed attività economiche usurpate agli ebrei deportati a seguito della campagna nazista, ed una bella ragazza promessa sposa ad un soldato dato per morto, e poi tornato dal campo, nei confronti del quale la ragazza prova un immutato senso di attrazione. Ma anche la drogheria del futuro suocero, destinata a lei dopo le nozze, è un buon passaporto per l’incerto futuro, ed imparentarsi con l’usurpatore Istvan, che vanta crediti da chiunque, è certamente una mossa più prudente che sposarsi per amore con un defunto scampato a morte certa, ed ora nullatenente.

L’arrivo in quel posto di due ebrei, un anziano ed uno giovane, insospettisce e mette in allerta chiunque: si temono rivendicazioni di proprietà, e girano voci disparate circa le due casse pesanti e colme di chissà quale mercanzia che i due si sono portati dietro, diretti verso il cimitero del paese.

Il timore di dover restituire le proprietà assegnate dopo l’esodo forzato degli ebrei, inizia a balenare negli animi creando nervosismi, soprattutto in chi ha la coscienza sporca o chi ha dovuto sborsare grosse somme allo stesso Istvan, padre e padrone di destini e risorse locali.

Dalla sezione Panorama della Berlinale 2017, arriva nelle sale francesi un film eccezionale, accurato nella ricostruzione di fatti ed ambienti, forte di attori tutti belli e fotogenici (tranne lo storto “azzeccagarbugli” Istvan, cattivo ed in malafede e poco altro), che quasi baciati da una scenograficamente seducente fotografia in bianco e nero, appaiono da una parte perfetti come modelli, dall’altra assai pertinenti con i loro volti classici di una bellezza senza tempo e frontiere.

Classe 1971 ed una folta filmografia al proprio cospetto, a molti - me compreso - completamente ignota, Ferenc Torok denota e dimostra una impronta registica piuttosto potente, stilosa senza risultare forzata, che si concentra sui bei visi concentrati, sulle camminate fiere dei personaggi misteriosi che tornano a far visita nei territori da cui furono esiliati.

Risultato immagine per 1945 torok photos

Quasi un western anomalo, ma di grande riuscita atmosfera crepuscolare, in cui tutto converge verso il centro del paese, sulla piazza, tra la gente comune tutta concentrata a rendersi parte ed utile negli ultimi dettagli del matrimonio più importante, ma anche impegnata a scoprire il nesso che lega i nuovi arrivati, con i destini in sospeso che un diritto di proprietà usurpato si porta dietro, con le coscienze ed i sensi di colpa ancora vivi per la morte e la distruzione di cui i superstiti ariani si sono resi in qualche modo artefici, o quanto meno biechi approfittatori dopo la deportazione.

Funziona il clima di attesa snervante che tutti provano in attesa che qualcosa accada, che la miccia esploda facendo (anche letteralmente) ardere tutto ed inghiottendo entro di sé ogni sogno materiale di possesso e prevaricazione.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati