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Alita: Angelo della battaglia

Regia di Robert Rodriguez vedi scheda film

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La recensione su Alita: Angelo della battaglia

di Lina
7 stelle

Non conosco il manga da cui è tratto questo film, però l'idea di base è interessante. Il soggetto in primis, un cyborg, lo è.

 

È un'opera che incuriosisce sin dalle prime sequenze. L'alone di mistero che circonda la protagonista e il suo passato mantengono alta l'attenzione durante la visione.

 

Alita non ricorda chi è stata, ma si rivela sin da subito una sorta di Superman in gonnella pronta a combattere la criminalità attraverso le sue spiccate (anche sovraumane) abilità di combattimento, la sua intelligenza e il suo animo buono.

 

Di effetto è la sua determinazione, ma anche la sua grande sensibilità. È un personaggio davvero irresistibile e adorabile.

 

La trama si rivela ben sviluppata e intrigante nel barcamenarsi tra fantascienza, azione e romance.

Ci sono diverse scene adrenaliniche, più o meno in stile Matrix, ma non manca il sentimento e un'adeguata dose di tenerezza che abbellisce la confezione.

 

Gli elementi chiave della storia sono ben mescolati e non sempre accade ciò che ci si aspetta, i colpi di scena non mancano e si rimane con il fiato sospeso.

 

La parentesi rosa è per l'appunto solo una parentesi che viene aperta e chiusa da un epilogo che spezzerà il cuore, lasciando con l'amaro in bocca e con domande senza risposta - i cyborg possono amare davvero? Un cuore bionico può sul serio provare emozioni e trasferirne gli impulsi a un cervello altrettanto bionico?

 

Il finale viene lasciato aperto come d'obbligo in film di questo genere, spianando la strada ai sequel.

 

Ottimi gli effetti speciali, opportunamente dark le scenografie e ambientazioni, dialoghi apprezzabili, ritmo costante, recitazione buona e regia scrupolosa e zelante.

 

Sempre piacevoli da scoprire le ispirazioni di James Cameron, che nel progetto figura sia come produttore che come sceneggiatore.

 

Un film godibile e alternativo, con dosi tutte sue di originalità e qualche richiamo (nostalgico) al personaggio Geppetto di Pinocchio e all'inventore di Edward, mani di forbice.

 

Piacerà di sicuro ai più giovani.

 

 

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