Regia di Andres Muschietti vedi scheda film
Le sorti della giovinezza. Il famoso clown (danzante) ballerino, interpretato da Bill Skarsgård, rivela grande spessore nell'incutere paura. Nulla da togliere al grande lavoro realizzato da Tim Curry, nelle vesti dell'omonimo clown, della miniserie del 1990, ma le caratteristiche fisiche e soprattutto il carattere di questo nuovo Pennywise rispecchiano, almeno quanto dicono, quello del famoso libro di Stephen King, ma detto da me, che (momentaneamente) non ho letto il libro, ma che ho visto la miniserie (lunga, noiosa e, purtroppo, non fedele al libro), posso assicurarvi che vi é un miglioramento dato dal fatto che il personaggio sia realmente pauroso, e non buffo come quello "originale". Nonostante la presenza di jumpscare, il film non toppa del tutto, ma nella maggior parte delle volte riesce ad incutere paura e a ricoprire il vuoto presente in scena: in particolare, ci riesce il personaggio di Pennywise, che riesce a trasmettere e a farci conoscere alcune cose di lui, di cui probabilmente dovrà fare accenno nel prossimo capitolo.
Non é un vero e proprio capolavoro, ma consideriamo il fatto che per anni ci sia stata gente che ha creduto che la miniserie fosse IL primo vero film, quando sappiamo tutti che non é così. L'hype per il film, durante la visione, non é scemato, anzi: intrattenermi in oltre due ore é qualcosa di raro, soprattutto per quanto riguarda il genere che il film tratta. Ho particolarmente amato le scenografie, la fotografia e le musiche, quali (come la Trinità) riportavano alla completezza di una vera e propria America di fine anni 80'. Un altro enorme passo per questo film, oltre all'enorme fedeltà col libro, é l'improvviso incasso americano, che ha superato perfino il famosissimo "L'Esorcista", portandoci a considerare che "It", film diretto in maniera eccellente e a dir poco tenebroso (a livello di paura), sia il film horror più visto di sempre.
Un esperimento finito bene.
8.
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