Regia di Andy Morahan vedi scheda film
Pochissima sostanza e ancor meno l'immaginazione dimostrata dagli autori di questa terza parte dell'epopea dell'immortale McLeod. Non siamo comunque ai livelli da trash da collezione toccati nel capitolo precedente.
Dopo l'inguardabile e assurdo “Highlander 2”, fallimentare tanto per qualità così come per incassi, pochi avrebbero puntato sull'uscita di una terza parte della saga di Mr. McLeod. Questa volta viene chiamato a dirigere tal Andrew Morahan, autore semisconosciuto di provenienza televisiva che effettivamente -pur non facendo peggio del suo predecessore (Russell Mulcahy)- offre una regìa piatta e priva di personalità. La storia si rifà questa volta all'Highlander originale, non citando in nessun momento le stramberie varie (McLeod paladino della lotta dei verdi!) del film numero 2, e riportando il Nostro a locations a lui più proprie. Ma qui iniziano e finiscono i pro, perché sceneggiatura e dialoghi restano di qualità infima, e persino gli effetti speciali sono risibili, con rocce degne della carta pesta utilizzata nei B-Movies anni '50. I tentativi di aggiungere tocchi di humour si perdono poi in trovate puerili e scontate, vedasi ad esempio la scena con la prostituta e il preservativo. Nel complesso pochissima sostanza e ancor meno immaginazione, ma non siamo al trash puro da collezionisti del secondo episodio.
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