Regia di Carlo Ludovico Bragaglia vedi scheda film
Commediucola di quasi nessuna sostanza, tutta giocata su un equivoco che parte da un nome di persona (Felice); qualche scenetta innocua e vari brani di intensa napoletanità cantati qua e là da Aurelio Fierro. Una noia. Manfedi è in forma smagliante, ma non può fare nulla in questo contesto mediocre; attorno a lui un bel cast di caratteristi affatto disprezzabili: Gianrico Tedeschi come Riccardo Garrone, e nomi lievemente più quotati come Franca Rame e Maurizio Arena. Si sbadiglia comunque, in attesa dello scanzonato lieto fine tutto sorrisi e amori trionfanti.
Serie di equivoci in una caserma: viene trovato un bambino abbandonato con un biglietto che ne attribuisce la paternità a un certo Felice. Ma ce n'è più d'uno. Succederà di tutto, prima che il vero padre venga fuori e tutto finisca bene.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta