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Cammina, non correre...

Regia di Charles Walters vedi scheda film

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La recensione su Cammina, non correre...

di Horsy
7 stelle

Ultimo film di Cary Grant. Commedia degli equivoci, nella parte iniziale ha un buon ritmo, che però cala quando entra in scena l'amore. Il film è pienamente sufficiente, e di per sé merita la visione più che altro per le gag con Grant e per la sua uscita di scena, dopo 35 anni da irripetibile mattatore.

Ultimo film del mitico Cary Grant. Un ricco imprenditore inglese (Grant) arriva a Tokyo per affari; ha prenotato una camera d'albergo ma, essendo arrivato qualche giorno in anticipo, la sua camera non è ancora disponibile. Allora, si ingegna per trovare un appartamento in affitto dove passare quei 2/3 giorni prima che si liberi la sua stanza in albergo. Il problema è che siamo nella Tokyo del 1964: ci sono le Olimpiadi in corso, e tutti gli alloggi sono occupati dalla grande massa di persone arrivati in Giappone per godersi lo spettacolo olimpico. Per fortuna, il nostro riesce a trovare un appartamento in affitto da condividere con la proprietara (Samantha Eggar), una giovane inglese che vive e lavora lì. La coinquilina ha le giornate programmate al secondo, e il nostro protagonista dovrà adeguarsi, e lo farà in modo esilarante. Come se non bastasse, a complicare la situazione si aggiunge un giovanotto (Jim Hutton), atleta olimpico, anch'egli in cerca di un alloggio: indovinate dove andrà ad alloggiare?

Il film ha un buon ritmo, soprattutto all'inizio; dopo la metà il ritmo cala per far spazio al lato sentimentale della commedia. Cary Grant come sempre magnifico, sia nelle gag (alcune davvero esilaranti), sia nella scene in cui fa da spalla al giovanotto impegnato a conquistare il cuore della ragazza inglese.

Come voto ho dato 7 su 10: forse il film meritava soltanto la sufficienza, ma Cary Grant è sempre uno spettacolo per gli occhi. Bella l'ultima scena, dove Cary ammicca allo spettatore, dando così l'addio alle scene dopo 35 anni irripetibili.

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