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Maccheroni

Regia di Ettore Scola vedi scheda film

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La recensione su Maccheroni

di ziogiafo
8 stelle

ziogiafo - MACCHERONI, 1985 - Questo è un film di rara bellezza, diretto in maniera delicata dal grande Ettore Scola, sullo sfondo di una magica Napoli a tratti crepuscolare, eterno teatro di sconfinate vicissitudini, dove si svolge l'avvincente storia di una vera amicizia, intrisa di struggenti rimembranze, riflessioni, malinconia e candida napoletanità. Una coppia di fantastici protagonisti, due colossi del cinema mondiale: Lemmon-Mastroianni, per la prima volta insieme sul set, ognuno con il suo infinito spessore professionale ricopre in maniera incantevole il proprio ruolo, è un vero piacere vederli lavorare insieme. Jack Lemmon, ovviamente nella parte di Robert Traven, ricco e scaltro top manager americano, che dopo 40 anni si ritrova per caso a Napoli per lavoro, dove subito affiorano i suoi vecchi ricordi... quando in un contesto storico di liberazione, lui giovanissimo, svolgeva il servizio militare per la Quinta Armata statunitense. Antonio Jasiello, (Marcello Mastroianni) invece, è un semplice impiegato dell'Archivio Storico del Banco di Napoli, ma con grandi qualità morali e poetiche che dopo un non facile approccio, riesce a coinvolgere il pratico americano in un rilassato viaggio attraverso la memoria dei vecchi tempi, con la complicità delle bellezze di Napoli, in un'atmosfera di riflessioni continue e del "dolce" intrattenersi (Babà compresi ...). Indimenticabile la buffa sequenza nella Galleria Umberto I, all'angolo del bar Giusti, dove Antonio Jasiello aveva la consuetudine di fermarsi durante la sua lunga pausa pranzo, per produrre, seduto ad un tavolino e, con l'aiuto della sua vecchia macchina da scrivere, piccoli soggetti e sceneggiature per semplici spettacoli da rappresentare nei teatri di quartiere... "...per passione e per arrotondare il bilancio familiare diceva...". Memorabile la scena dei due attori sulla scogliera assolata di via Caracciolo, dove quello che conta è una bella giornata, una grande amicizia e "il dolce perder tempo". Come pure in quel di Bagnoli, dove vive la madre di Antonio e la famosa sorella, fulcro inconsapevole di questa emozionante storia... Ebbene, in quel luogo si assiste al modus vivendi di questa famiglia ferma nel tempo, nei sentimenti e nelle arcaiche convinzioni, che poi si rivelano profetiche per l'avvenire del manager americano, il quale rimane sempre più affascinato da tutto questo. Ma purtroppo l'oblio non ferma la spiacevole realtà di violenza che pervade il quotidiano, con la microdelinquenza che incalza e non fa eccezione per nessuno. In una spirale di disavventure tragicomiche, il film unisce momenti di tensione legati alla vita ordinaria, con la grande dignità e l'orgoglio dei due uomini, che in fondo anche se apparentemente diversi si assomigliano tantissimo. Quando il cinema dà emozioni... Buona visione !!! Cordialmente ziogiafo

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