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La prossima voce

Regia di William A. Wellman vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La prossima voce

di Baliverna
6 stelle

La voce di Dio si inserisce nelle trasmissioni radiofoniche di tutto il mondo ed esorta l'umanità a cambiare vita.

CONTIENE ANTICIPAZIONI - William Wellman esce dal suo seminato abituale per girare una pellicola originale difficilmente classificabile (fantascienza? soprannaturale? religione?). La trama, partendo dallo spunto della voce che si inserisce nelle tramissioni radiofoniche, immagina che Dio desse un'affettuosa tiratina di orecchie all'umanità, e la reindirizzasse verso un futuro di pace e amore. Questo Dio buono e amorevole richiama l'umanità dall'odio e dalla guerra che la attanagliano, e non è difficile intravvedere in questa situazione la guerra fredda che si stava consolidando tra USA e URSS. Questo lo spunto politico, ma la sceneggiatura stigmatizza anche l'egoismo e la litigiosità della vita di tutti i giorni. Anche questi atteggiamenti le persone devono abbandonare, affinché vi sia la pace nelle famiglie e nel mondo.
In tutto questo vi è molto di cristiano, ma il Dio che a poco a poco prende forma dietro la misteriosa voce alla radio sembra essere diverso dal Dio della Bibbia. E' un essere supremo, creatore buono, con un'immagine un po' vaga però, che si rivolge allo stesso modo ai credenti di tutte le religioni, e non parla mai di Gesù Cristo o della tradizionale Parola di Dio. Non così le didascalie del film, che citano ripetutamente versetti biblici. Penso quindi che siano stati aggiunti da una mente diversa da quella dello sceneggiatore.
Che dire in generale? Lo spunto è interessante, ma secondo me viene condotto con un po' di incertezza, e senza riuscire a mettere veramente a fuoco le complesse questioni che mette sul tappeto. Il buonismo un po' sempliciotto è dietro l'angolo. La realizzazione, comunque è buona e degna di Wellman, fatto salvo per qualche piccola incertezza qua e là. Chissà se fu del regista l'idea di non far mai sentire la voce di Dio.
Nei dialoghi si parla anche di un famoso burlone radiofonico degli anni '40, tal Orson Welles.

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