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Fra le tue braccia

Regia di Ernst Lubitsch vedi scheda film

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La recensione su Fra le tue braccia

di emmepi8
8 stelle

Come si fa a non guardare un film di Lubitsch, il padre della commedia brillante e graffiante, il padre spirituale del mio Wilder.., non si può resistere e si fa bene!!
Malgrado queste mie intenzioni non ho visto abbastanza di lui, anche perché molto cinema riguarda il muto.
Qui la storia ha un suo valore particolare per la tesi che deve dimostrare e cioè la critica verso una società falsata dai comportamenti messa a disagio da due tipi naturali e scapestrati che la mettono in crisi.
Al di là della tesi tutto rimane nella legerezza del tocco e dell'intepretazione, curata al massimo, qui siamo quasi alla fine della carriera del grande regista e rimane un po' di nostagia sapendo che dopo smetterà. Ci si godono le caratterizzazioni anche di attori che poi vedremo in altri film importanti, e questo regista ha avuto sempre la capacità di coinvolgere e cogliere quello che di vero e brillante c'è in attore: non dimentichiamo la parte brillante di Greta Garbo in cui nessuno credeva, forse neanche lei stessa.

Sulla trama

Cluny, nipote di un idraulico conosce casualmente un trasfuga, che poi rincontrerà in una famiglia dove lei fa la domestica. I due sconvolgeranno la vita della famiglia e non solo, per i loro modi che rompono ogni etichetta prefabbricata

Su Richard Haydn

Bravo, che poi ha fatto anche regia

Su Helen Walker

Ottima caratterizzazione guidata da uno splendente e competente regista

Su Peter Lawford

Il cognato di Kennedy.. qui futuro.. cognato. Agli inzi ha fatto l'attore giovane ed era in parte, poi ha coninuato a farlo ed a lavorato grazie solo agli accosti del cognato e di Sinatra.

Su Jennifer Jones

Un'attrice irrequeta ed a tratti opportunista (cercò di rubare la parte alla Bergman con Rossellini, sposo un produttore), comunque un'attrice che ha marcato la sua epoca e qui vive splendendo di una giovinezza inebriante

Su Charles Boyer

Una volpe del genere, francese di nascita, ma ha lavorato molto nel cinema americano. Ha una classe indiscussa e naturale ed una bravura che nella commedia rasenta la perfezione, ma anche nel dramma, ricordiamoci almeno di Angogscia, ma ha fatto molte cose anche in un cinema vicino a noi, è morto suicida, lasciandoci nel dubbio di non averlo mai conosciuto bene, se non schermato dal cinema.

Su Ernst Lubitsch

Il tocco magico che anche ora e più che mai ora, fa scuola, in un cinema che ha scordato tutto, dimenticandosi le proprie radici ed i maestri che hanno inciso. La sua brillantezza non nasconde mai un certo tocco feroce, addolcito dall commedia

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