Regia di Enrico Oldoini vedi scheda film
Non drammatizziamo: è un film brutto, ma non brutto brutto. E la cosa peggiore in assoluto, che certo non invita alla visione, è la locandina, con illustrazione ultratriviale da antologia del cattivo gusto. Ma le varie storielle che compongono questo Anni '90, ahinoi, sono figlie della nobile commedia all'italiana: figlie snaturate, degeneri, ma pur sempre direttamente correlabili ai film ad episodi di venti o trent'anni prima. La morale infatti rimane sempre la medesima: l'italiano medio è spavaldo e presuntuoso in pubblico, sottomesso e meschino nel privato. Sociologicamente sono opere di un qualche valore: specchi dei tempi. Sono finiti gli anni '80, l'epoca della Milano da bere è ormai un ricordo ed il Paese sta per essere travolto dal ciclone di Mani pulite: tutto questo in Anni '90 è evidentissimo, si respira proprio. Che poi Berlusconi ben presto, soffocato dai debiti ed angosciato dal tintinnare delle manette alle sue spalle, affonderà definitivamente l'Italia e riuscirà a vanificare questo ciclone, a delegittimare le istituzioni, a imporre una protodittatura mediatica e... bè, questa è un'altra storia.
Episodi di vita in Italia all'inizio degli anni '90: un ragazzo rimorchia in discoteca, ma la ragazza ha fobie eccessive (l'etilometro, il preservativo, il test hiv); un bambino chiama il Telefono Azzurro, ma riceverà soltanto altre botte; uno scambio di coppia fallito; le ansie, i limiti, le paure sessuali.
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