Regia di Patty Jenkins vedi scheda film
La critica americana ha deciso che Wonder Woman è bellissimo, la nostra che è bruttissimo. Non ha ragione nessuna delle due. In generale, il giudizio medio dei critici su questi film DC è confuso almeno quanto i film stessi e la loro storia produttiva. Sembra che su internet si sia abituati a ragionare solamente per estremi: vie di mezzo, per valutare qualcosa, non esistono più. E se questo si verifica in mezzo ad utenti “medi”, è un conto, ma è preoccupante che la critica sembri attuare lo stesso iter di giudizio: "DC filmdemmerda, Marvel capolavori", fine della storia. La critica parla bene (quando non benissimo) dei Guardiani della galassia, ci rendiamo conto? Di Avengers! Di Civil War! Poi Batman v Superman, che è un film che soffre sostanzialmente degli stessi difetti ma almeno ha dalla sua la potenza visiva, è bocciato senza neanche passare dal via. Su Suicide Squad non dico nulla, avete ragione, è orrendo.
Poi succede qualcosa di imprevisto. Succede che un film DC viene meglio degli altri, diciamo caruccio, diciamo pure bellino, quindi: la critica americana grida al capolavoro (96% su Rotten Tomatoes! E che è!), la nostra si accorge che non è così dopo i primi (scemi) dieci minuti, e decide che è merda. A me sembrano stupidine entrambe.
Wonder Woman è un buon film di intrattenimento, con punte estremamente positive da un lato e difetti risibili dall’altro, ma mai disprezzabile. Se bisognasse fare un bilancio tra alti e bassi di questo film, per chi scrive non c’è storia, vincono gli alti: l’interpretazione di Gal Gadot, i momenti in cui la sua Diana Prince si confronta ingenuamente con la società moderna, l’alchimia con il co-protagonista Chris Pine… Poi okay, il cattivo fa schifo. Okay, è la prima guerra mondiale e sembra la seconda (doveva esserlo, poi avranno pensato che sarebbe stato troppo simile a Capitan America), ma quanto è bello quando cominciano a menar le mani? E’ una goduria vedere in azione questa eroina così convincente, così bene interpretata.
Finalmente un cinecomic tutto al femminile in cui la protagonista fa sul serio, non ha bisogno di atteggiarsi stucchevolmente a bad-ass e spacca davvero tutto.
È proprio il personaggio di Wonder Woman ad essere stato centrato magnificamente, e ad impedire agli innegabili, evidenti difetti di rovinare un prodotto che fa ben sperare per il futuro della DC, che con alle spalle la sua travagliata storia produttiva ci ha regalato film stracolmi di difetti, sì, ma con molto cuore ed un sincero amore per i suoi personaggi.
Ci sarebbe da parlare a lungo anche dei difetti, cominciando dall’eccessivo minutaggio dedicato al poco interessante piano dei cattivi, passando per una CGI a tratti davvero deludente, la prevedibilità assoluta dello script ed una regia buona ma forse troppo "standard". Ma la love story, nella sua semplicità, funziona. Quando Wonder Woman si dice esterrefatta dall’indole distruttiva dell’uomo, noi le crediamo. E per adesso ce lo facciamo bastare, sperando che un po’ alla volta si riesca a correggere del tutto il tiro di questo universo condiviso: è bene che si siano prese le distanze dall’eccessiva seriosità e dai colori troppo spenti dei film precedenti, ma ora il prossimo passo è cominciare a scrivere sceneggiature davvero belle e all'altezza del resto.
P.S. Sono innamorato di Gal Gadot.
E' amore, ve lo giuro. Provo sconforto e delusione perché non è la mia fidanzata.
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