La recensione su La verità, vi spiego, sull'amore

di Furetto60

5 stelle

Commedia leggera, ma non banale.

Dopo una relazione durata sette anni e due figli piccoli, Dora, Ambra Angioini,viene abbandonata dal marito,un evento che per lei risulta devastante e destabilizzante,di cui la donna non si fa ragione e che la colpisce,improvvisamente,come un fulmine a ciel sereno.Per elaborare il lutto e per matabolizzare l'accaduto, uscendo dalla fase di diniego,dovrà affrontare peripezie e incontri."La verità, vi spiego,sull'amore"è una commedia che s' ispira al libro omonimo di Enrica Tesio, a sua volta basato sul blog "TiAsmo", in cui l'autrice raccontava in prima persona ciò che le era accaduto nella vita reale, cercando di superare il trauma dell'abbandono,passo dopo passo, anche attraverso il confronto con i navigatori del web.

Ambra Angioini si carica sulle sue spalle,il compito impegnativo di interpretare l'indaffarata protagonista e con molta professionalità, si cala egregiamente nei panni della mamma iperattiva, presa su tanti fronti contemporaneamente,che si barcamena alla men peggio, nelle traversie della vita ormai da "single" affidando agli spettatori ,con i quali interagisce in un immaginario colloquio,le sue valutazioni e le sue confidenze,muovendosi come un automa fuori controllo e ripetendo meccanicamente sempre le stesse azioni.

Il regista si adegua allo stile del blog,al "format"che ne ha ispirato il film e racconta un viavai di personaggi e di situazioni,che s'intrecciano,dando vita ad una storia discontinua, ma animata dalla vis comica delle attrici,su di un ritmo volutamente serrato,frenetico e senza pause,ma anche interrogandosi sul senso e sul significato dell'amore,con molta leggerezza, ma tutto sommato,efficacemente.

Il giudizio su questo lavoro,non è stato tenero,da parte della critica e anche degli utenti,che lo hanno accusato di superficialità e frivolezza, tuttavia, a mio modesto avviso,per quanto non sia certamente un film di grande "spessore"comparato al panorama desolato delle commedie nostrane, non mi sembra che sfiguri.

Da sottolineare la simpatica prova delle "nonne" Giuliana De Sio e Pia Engleberth.

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