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Caccia al ladro

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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La recensione su Caccia al ladro

di maso
7 stelle

Variazione sul tema dell'innocente da tutti considerato colpevole che nello svolgersi dell'intrigo incontra anche l'anima gemella.

In "Caccia al ladro" Hitchcock getta lo sguardo sull'alta società in un luogo di villeggiatura rinomato come la Costa Azzurra e dedica più attenzione allo sviluppo dell'idillio fra Cary Grant e Grace Kelly, rispettivamente ex ladro di professione alla ricerca di un suo coevo topo o per meglio dire gatto d'appartamento specializzato in furti di gioielli e ricca americana in vacanza in Europa con la madre alla ricerca di un bel fusto da farle sposare.

Rispetto ad altri film del maestro in cui l'innocente inigustamente sospettato è un personaggio disorientato ed indifeso in questo il protagonista ha un carattere forte e intraprendente, tanto che lui stesso decide di seguire le mosse del nuovo gatto che agisce con la sua stessa tecnica, organizzando anche un piano per coglierlo in flagrante, non a caso è un ex acrobata che ha militato nei partigiani durante il secondo coflitto mondiale ed è quindi abituato a convivere con il pericolo, il John Robie ritratto da Cary Grant è un uomo di classe e la sequenza del casinò è la prova filmata che quando Broccoli e Saltzman lo avevano pensato come adatto alla parte di James Bond avevano visto giusto, ma Grant era disposto ad interpretare quel ruolo solamente in una avventura del super agente segreto britannico e quindi la sua candidatura fu accantonata.

Una caratteristica unica di questo film, considerando gli standard abituali di Hitchcock, è la totale assenza di suspance, con questo non voglio dire che non sia un buon film ma si discosta da molti lavori predenti e successivi diretti dal maestro, lo si può classiicare più come un giallo con risvolti romanici in cui per una volta si attende il finale per scoprire chi sia il vero colpevole ma con una attenta analisi dei personaggi non risulta così difficile individuarlo.

Al di là della storia comunque piacevole e ben articolata rimangono i luminosi colori impressionati dal maestro: i fiori, i paesaggi, i costumi e la regale Grace Kelly sono stati immortalati da Hitchcock nello splendore del vista vision come i nessun altro dei suoi film, ennesima dimostrazione che "To Cach a Thief" occupa un posto speciale nella collana dei suoi lavori pur non essendo uno dei più emozionanti.  

Oltre al valore artistico questo film passerà agli annali come quello che ha fatto incontrare il Principe Ranieri di Moaco e Grace Kelly ma anche come un triste presagio di morte per la principessa attrice, che in quella strada sulla scogliera percorsa con tanta sportività nella scena dell'inseguimento incontrerà il suo tragico destino nella vita reale.

 

Dedicato alla favola di Grace Kelly

 

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