Espandi menu
cerca
Il corvo

Regia di Henri-Georges Clouzot vedi scheda film

Recensioni

L'autore

carlos brigante

carlos brigante

Iscritto dal 3 maggio 2006 Vai al suo profilo
  • Seguaci 77
  • Post 7
  • Recensioni 651
  • Playlist 22
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Il corvo

di carlos brigante
10 stelle

In una piccola cittadina di provincia, strane lettere diffamanti, firmate "Il Corvo", hanno come bersaglio il dottor Germain. Da lì si innesca una reazione a catena con queste lettere che si fanno sempre più frequenti e iniziano a colpire tutti gli abitanti. La legge del sospetto prende il sopravvento; la caccia alle streghe investe tutta la comunità ; il lato più subdolo e meschino delle persone viene a galla. E' proprio qui che sta la grandezza e l'intelligenza di Clouzot. Egli, infatti, sfruttando una cornice gialla (dai toni però nerissimi!), mette il dito nella piaga nelle zone più recondite dell'animo umano, della piccola borghesia francese (e non solo francese) della Francia occupata e dei suoi occupanti (il film è del '43, i tedeschi l'hanno occupata da qualche anno).
Via via che il film procede, l'attenzione di Clouzot si allarga sulla follia collettiva che non risparmia nessuno. Rabbia e frustrazione sono germi che corrodono dal di dentro, ma che deflagrano all'esterno. Per placare gli animi c'è bisogno di un capro espiatorio. Le prove non hanno più significato; la terribile legge del sospetto ha preso il sopravvento, ma la caccia al mostro abbruttisce più i cacciatori che il "mostro" stesso (come in "Frankenstein" o meglio ancora in "Furia" di Lang).
La fotografia è volutamente uniforme; la luce illumina tutto e tutti alla stessa maniera. Tutto quanto è rappresentato "alla luce del sole". In alcuni momenti, però, l'atmosfera si fa più sinistra e le luci di taglio evidenziano l'ambiguità dipinta sui volti. Eloquenti le sequenze della lampada fatta oscillare dal dottor Vorzet intento a spiegare a Germain la sua teoria su "Il Bene" e su "Il Male".
Quest'aria ambigua e sinistra si respira però sin dalle prime inquadrature. "Il Corvo" si apre con una didascalia: "In una cittadina, qui o altrove...", seguita da una panoramica ripresa dall'alto, e da destra verso sinistra, che si ferma su una sorta di chiostro. Dissolvenza, breve panoramica dall'alto al basso e immediata carrellata laterale che svela come questo chiostro altro non sia che un cimitero. Nel frattempo la mdp arriva fino al  suo portone che si apre facendoci entrare nella "fantomatica" cittadina.
Un'opera davvero notevole, che va sicuramente recuperata.

Cosa cambierei

8

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati