Regia di Ted Post vedi scheda film
John T. Booker è sopravvissuto alla guerra in Vietnam, nel commando Black tigers, e ne ha compreso l’inutilità. Ma qualcuno pare intenzionato a farlo fuori ora che è rientrato in America ed è tornato alla vita da civile.
Ted Post veniva da una lunga serie di lavori televisivi e da qualche pellicola per il cinema, tutto mediamente di discreto successo; sue erano anche le regie di Impiccalo più in alto (1968), L’altra faccia del pianeta delle scimmie (1970) e Una 44 magnum per l’ispettore Callaghan (1973). Con questo Commando black tigers il Nostro mette in scena il traumatico argomento della guerra in Vietnam sotto forma di giallo-action e per il ruolo da protagonista si affida all’astro nascente del genere d’azione mescolato con le arti marziali: Chuck Norris. Nella sceneggiatura di Bruce Cohn e Mark Medoff (da un racconto di Joseph Fraley) non mancano le emozioni, per quanto le psicologie rimangano sempre un passo indietro nella narrazione, e il sicuro mestiere di Post riesce a confezionare un’opera snella – un’ora e mezza di durata nel complesso – e compatta, intrattenimento puro senza tante riflessioni. Norris fa il suo, in un ruolo forse meno macho del solito per i suoi standard; mitologica in ogni caso la scena in cui con un calcio volante sfonda il parabrezza di un’auto in corsa e ne uccide il conducente (!). Altri interpreti: Anne Archer, Lloyd Hayner, James Franciscus, Jim Backus e Dana Andrews. 3,5/10.
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